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Elezioni politiche, Torto (M5s): "Sul caro bollette, tassare gli extra-profitti delle società energetiche"

La parlamentare bucchianichese, Daniela Torto, candidata capolista alla Camera nel collegio plurinominale Abruzzo 1, parla di crisi energetica, sostegno ai giovani e innovazione digitale in Abruzzo

Caro bollette, inflazione, sostegno economico ai giovani, ma anche turismo sostenibile e innovazione digitale in Abruzzo: sono i temi su cui abbiamo chiesto alla parlamentare bucchianichese, Daniela Torto, candidata capolista alla Camera nel collegio plurinominale Abruzzo 1 per le elezioni politiche del 25 settembre. Ecco cosa ha risposto Torto a ChietiToday.

Bollette alle stelle per le famiglie e le imprese: sicuramente il problema dei prezzi del gas e dell'energia elettrica sarà uno dei primi da dover affrontare: in che modo lo farete?
  
Voglio anzitutto ricordare che come M5S abbiamo lanciato l’allarme bollette ben prima dell’estate. Era uno dei nove punti che il presidente Conte sottopose al premier Draghi e a cui non venne data risposta, con le conseguenze che tutti conosciamo. E a pagarne le conseguenze ora sono le famiglie e le aziende italiane. Le prime si trovano costrette a scegliere se comprare i libri per la scuola dei propri figli o pagare luce e gas, le seconde se chiudere o indebitarsi. Bisogna trovare una soluzione e subito, non si può attendere oltre per evitare una vera e propria bomba sociale. Durante questa campagna elettorale in tanti da destra come nel cosiddetto terzo polo si riempiono tanto la bocca di “nucleare”, ma per fare quello di quarta generazione servono 15-20 anni, senza considerare le ricadute sull'ambiente. Se oggi poi rilasciassimo nuove licenze per le trivellazioni, avremmo solo la distruzione dell’ecosistema marino e nessuna certezza di risolvere l’emergenza energetica. Per tagliare immediatamente le bollette agli italiani occorre subito una vera tassazione degli extra-profitti delle società energetiche per recuperare 9 miliardi di mancato gettito. Poi bisogna dare spazio a un fisco più leggero e digitale, lavoro stabile e investimenti a costo zero nella transizione ecologica, grazie alla stabilizzazione del Superbonus, degli altri bonus edilizi e della cedibilità dei crediti d'imposta. Ci sono progetti nel campo delle rinnovabili per 85 miliardi disponibili da investire per 80mila nuovi posti di lavori e per 60 GW nei prossimi tre anni. Questo consentirebbe di risparmiare sulle bollette 15-20 miliardi ogni anno e di tagliare del 20% le importazioni di gas.
 
Anche l'inflazione negli ultimi mesi sta pesando sul carrello della spesa delle famiglie. Quali sono le soluzioni da adottare nel breve e nel lungo periodo?

L’inflazione è una vera e propria tassa occulta che colpisce, come sempre, le famiglie più povere e che in Italia ha raggiunto punte che si vedevano da decenni. Il suo aumento è dovuto soprattutto dai costi dell’energia e, proprio per questo, sarebbe profondamente sbagliato provare a risolvere il problema aumentando i tassi o abbandonando i programmi di acquisto della Bce. Insomma, è assolutamente da evitare, come accaduto in passato, puntare sull’austerità. Ricordiamo tutti cosa avvenne in Italia durante e subito dopo il Governo Monti: il Paese restò fermo, non si crebbe e diventammo il fanalino di coda dell’Europa. Occorre piuttosto avere coraggio e visione: la nostra ricetta prevede investimenti, ma nella giusta direzione, che significa transizione ecologica ed energetica.
 
I giovani restano una delle categorie più penalizzate dalla crisi economica: quali interventi intendete attuare per garantire un futuro più roseo alle nuove generazioni ed evitare la costante fuga dalla provincia se non dall'Italia?

Purtroppo è sempre così: quando un Paese si trova in difficoltà economica a pagare il prezzo più alto sono quasi sempre i più giovani che, non dimentichiamolo, hanno già subito conseguenze terribili durante i quasi due anni di pandemia. Questo Governo è in colpevole ritardo nell’affrontare la crisi energetica ma non è pensabile che la politica scarichi sui giovani il costo di questo ritardo. Per venire incontro ai nostri ragazzi abbiamo proposto il riscatto gratuito della laurea, un fondo di garanzia per la loro pensione, incentivi per chi li assume a tempo indeterminato e lo stop definitivo ai tirocini gratuiti. Inoltre, vogliamo stabilizzare gli sgravi per l'acquisto della prima casa per gli under 36 (bonus introdotto dal Governo Draghi proprio su proposta del M5S) e lo sgravio per l'assunzione degli under 36 da parte delle imprese.
 
Turismo e sostenibilità ambientale sono due temi importanti per l'Abruzzo e la provincia di Chieti in termini di sviluppo: quale ruolo può svolgere il governo in termini di aiuto concreto?
 
Abbiamo una regione a vocazione agricola e i nostri borghi oltre ad essere bellissimi offrono una scelta enogastronomica che non ha eguali. Vanno valorizzati e tutelati quei piccoli e medi imprenditori che dedicano le loro energie alla lavorazione e alla tutela del Made in Italy di alta qualità. Allo stesso tempo, vanno aiutati gli enti locali affinché siano messi in condizione di tutelare queste nostre realtà. Sarebbe compito della Regione quello di apprezzare e valorizzare questi lavoratori e imprenditori, che sono un vero e proprio patrimonio dell’Abruzzo. Un compito che non è stata capace finora di assolvere. Allora che intervenga lo Stato a fornire le risorse necessarie e a monitorare in modo che queste vengano assegnate correttamente. 
 
In Abruzzo e nel centrosud l'innovazione digitale e lo sviluppo delle reti di ultima generazione è ancora in forte ritardo rispetto al nord del Paese. Quali sono le vostre proposte su questo tema?
 
Nessuno potrà negare che il primo in Italia, ormai anni or sono, a parlare e a lanciare l’allarme sull’arretratezza del nostro sistema digitale fu Beppe Grillo. Qualcosa è stato fatto, soprattutto al Nord. Il Centrosud paga ancora uno scotto di arretratezza e questo nel 2022 non è più concepibile. Come M5S abbiamo le idee chiarissime: occorrono nuove assunzioni e valorizzazione delle competenze interne; completamento delle piattaforme abilitanti per la PA e semplificazione della governance del digitale; la promozione di una cabina di regia per la robotica e l’AI nella PA. Insomma l’Italia tutta, non solo il Nord, deve diventare una Smart Nation, ovvero una nazione in cui i cittadini tutti tornino ad essere il centro delle decisioni attraverso l’uso delle tecnologie digitali.
 
Nell'ultimo anno qui si è discusso molto del raddoppio ferroviario sulla Roma-Pescara. I comitati e i sindaci delle città - fra cui Chieti e San Giovanni Teatino - sul tracciato chiedono un progetto alternativo. Il prossimo governo come gestirà la situazione?

Credo che sui temi locali le Istituzioni abbiano sempre il dovere di confrontarsi con chi amministra i territori. Mi sono esposta in prima persona perché il tracciato del raddoppio potesse essere rivisto alla luce delle possibili deturpazioni dei centri urbani. E mi riferisco soprattutto a Chieti, San Giovanni Teatino, Manoppello, Scafa e Alanno.  Mi sono sempre battuta affinché venisse ascoltato il grido d’aiuto di tutte le comunità coinvolte dal raddoppio ferroviario sulla Roma-Pescara. Compito della politica è quello di trovare un punto di caduta tra la realizzazione di un’opera e le esigenze dei cittadini. Mi auguro che si continui a lavorare in questa direzione per arrivare alla realizzazione di un’infrastruttura attesa da tempo da tutti gli abruzzesi che hanno diritto a collegamenti più rapidi e sicuri. Per farlo bisogna dialogare il territorio, ascoltare le esigenze e le preoccupazioni dei cittadini e non imporre soluzioni dall'alto. Ricordo poi che il CIPESS ha stanziato quasi 6,3 miliardi di euro per 273 interventi infrastrutturali, da realizzare principalmente su strade e ferrovie italiane. Un intervento importante per colmare le distanze tra Nord e Sud del Paese, considerando che l’80% di questi fondi sono destinati al Sud Italia. All’Abruzzo sono andati oltre 130 milioni. Adesso la Regione Abruzzo non deve essere inerte e deve attivarsi per mettere in moto la macchina amministrativa per dare il via il prima possibile ai lavori.
 

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