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Elezioni San Giovanni Teatino

San Giovanni Teatino, Verino Caldarelli: "Consigliere comunale? No, grazie"

Il candidato sindaco non eletto con la lista "Una nuova mossa" rinuncia al seggio in consiglio comunale

Una lunga lettera per informare il consiglio comunale e i suoi elettori della rinuncia alla carica di consigliere di minoranza. Verino Caldarelli, candidato sindaco non eletto a San Giovanni Teatino, rinuncia al seggio (come già aveva fatto cinque anni fa) e lancia accuse contro il neo sindaco Giorgio Di Clemente.

Rivolgendosi agli elettori che hanno sostenuto la lista "Una nuova mossa" a suo sostegno alle scorse amministrative del 3 e 4 ottobre, Caldarelli dice: "vi parlo con molta tristezza, per la consapevolezza che il nostro sogno si è infranto e per i tanti occhi lucidi di delusione che ho dovuto osservare nel pomeriggio di lunedì scorso. A questa tristezza si aggiunge, per me, un altro motivo di dolore, che mi sta scuotendo fortemente, e che muove dal fatto che, per la prima volta in questa bellissima esperienza, trovo difficoltà a farmi capire. Sin dal momento in cui si è fatto certo il negativo risultato elettorale, ho provato a disegnare quello che poteva essere il futuro della nostra associazione e il ruolo che i nostri rappresentanti in consiglio comunale avrebbero potuto ricoprire e, soprattutto, chi avrebbe dovuto ricoprirli, ovvero i giovani. Abbiamo fatto tutto questo per loro; per passare la mano a loro; perché un impegno, che oggi vuole essere proiettato verso il futuro, non può che riguardare per forza loro".

Sulle motivaziono che lo hanno spinto a rinunciare al seggio in consiglio comunale Caldarelli che è stato sindaco di San Giovanni Teatino negli anni 80 e dal 2001 al 2011 spiega: "perché dovrebbe stare Verino in consiglio e non i giovani sui quali abbiamo puntato? Il mio ruolo era chiaro a tutti, l’abbiamo detto mille volte: avrei dovuto accompagnare i nostri giovani nell’apprendimento della nobile arte dell’amministrazione della cosa pubblica. In quello, forse, potevo essere bravo. Non sono io quello bravo ad insegnare loro come si fa opposizione. Nella mia storia amministrativa non ho mai fatto il consigliere di opposizione, che non significa però che non ho mai fatto battaglie contro le amministrazioni in carica. Le ho fatte, ne ho fatte tante, le ho pagate tutte sulla mia pelle e, nonostante questo, ne sono orgoglioso".

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