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Provinciali, il nuovo amministratore abbia più attenzione e ascolto del territorio

Riceviamo e pubblichiamo una nota di Camillo D’Amico, capogruppo di minoranza al comune di Cupello ed ex capogruppo P.D. in provincia di Chieti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday

– Nell’immediata vigilia delle elezioni che daranno vita alla “nuova” provincia, così come cocciutamente voluta da governo e parlamento in barba ad ogni raziocinio disegno riformatore di contestualizzare il tutto in una più ampia visione istituzionale, mi permetto dare agli amministratori che, da Lunedì 13 Ottobre, saranno chiamati alla guida dell’ente qualche utile consiglio senza voler per questo  peccare di presunzione:
-    è vigente un piano triennale delle opere pubbliche 2014/2016 approvato all’unanimità dall’ultimo Consiglio Provinciale legittimamente votato dai cittadini elettori. Se ne tenga conto senza tentare di stravolgerlo o riscriverlo da capo perchè le risorse disponibili sono pochissime e le tensioni nel territorio per le tante e troppe dimenticanze sono elevate. A tutto questo sono maturati ritardi imperdonabili nel portare a compimento lavori annunciati da anni con risorse disponibili;
-    è crescente la tensione sociale per la crisi economica ed occupazionale che imperversa nell’intero territorio provinciale e  che abbraccia tutte le attività produttive. Si mettano in piedi subito tavoli veri e snelli di concertazione con le parti sociali e gli Enti locali. Bisogna focalizzare le situazioni e trovare le migliori e partecipate soluzioni possibili per dirimere quelle più complesse e difficili facendo in fretta perché il tempo dei rimedi sta scadend. Adesso che anche la SEVEL in Val di Sangro ha annunciato l’inizio del ricorso alla cig non cìè più tempo di mettersi il prosciutto negli occhi;
-    c’è un commissario ad acta nominato per perimetrale il sempre costituendo ed annunciato parco nazionale della “Costa Teatina”.  Acclarato e reiterato il “NO” a trivelle e perforazioni varie e d’ogni tipo per preservare la valenza dell’offerta turistica  si  operi velocemente per la perimetrazione e la necessaria infrastrutturazione utilizzando al meglio le risorse finanziarie pronte e disponibili;
-    il compito di coordinamento in materia di urbanistica, ambiente e  trasporto pubblico locale, che la provincia detiene, siano strumenti di valorizzazione delle funzioni dell’Ente.  Sindaci ed amministratori locali saranno adesso ad amministrarla. Debbono dare prova di avere una visione ampia e plurale del territorio e non partigiana delle comunità che rappresentano;
-    si  abbia un occhio di riguardo, in barba anche ai dettami della spending review, ai due enti strumentali che sono l’Alesa e l’O.P.S. perché, adesso più che mai, le loro funzioni possano essere utili all’intero territorio provinciale partendo proprio dai comuni in particolare riguardo a quelli dell’interno anche fornendo loro nuove opportunità di lavoro e sviluppo nella gamma dei servizi;
 Tengano in conto che la provincia di Chieti ha ancora partecipazioni significative nell’ente fiera di Lanciano e nel centro ricerche  “Mario Negri Sud” di Santa Maria Imbaro. Da altre minori presenze  è decisamente meglio uscire. Finito il tempo degli annunci e delle “road map”  è giunta l’ora della chiarezza e dell’assunzione delle responsabilità. Al centro di ricerche di Santa Maria Imabro c’è tantissima gente senza stipendio e prospettiva futura da mesi. Si faccia subito una analisi concreta delle prospettive certe di entrambe le situazioni anche coinvolgendo attivamente la regione Abruzzo e si trovi il coraggio di dire parole chiare per il futuro, in particolare, del “Mario Negri Sud” di Santa Maria Imbaro dove la casa madre di Milano non può tranquillamente scaricare ogni responsabilità sulla politica e le istituzioni del territorio senza trovare il pudore di fare una saggia ed oculata autocritica sulla gestione passata da lei dettata direttamente.
Auguro al presidente ed ai nuovi amministratori che saranno eletti il più grosso “..in bocca al lupo” unitamente alle personali felicitazioni per il nuovo incarico ma, raccomando loro, di non considerare le mie umili segnalazioni come polvere da mettere sotto il tappeto perché rappresentano solo alcune delle emergenze che si troveranno subito ad affrontare.

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