Elezioni politiche, l'appello dei costruttori: "Rimuovere gli ostacoli che frenano la crescita"

Ance Chieti chiede impegni precisi sul fronte delle costruzioni ai candidati che il prossimo 4 marzo si confronteranno alle elezioni politiche. Secondo il presidente Gennaro Strever, infatti, il 2017 è stato “un anno sprecato per il settore, determinante per portare la crescita del Paese ai livelli europei”. 

La colpa è di un sistema tutto italiano che non permettere al Belpaese di competere con le altre nazioni. Principali imputati burocrazia, il codice degli appalti e la rigenerazione urbana, secondo Ance emergenze da affrontare nella prossima legislatura. 

Stando ai dati diffusi dall’associazione dei costruttori, l’anno scorso il settore ha raggiunto una crescita dello 0,1%, pressoché nulla, registrando quota -3% nel comparto opere pubbliche. In 10 anni sono stati persi 60 miliardi di investimenti in infrastrutture. 

Gravi le ripercussioni sull’economia di tutto il territorio nazionale: secondo le stime, con il contributo dell’edilizia, il Pil sarebbe potuto salire di un ulteriore 0,5% all’anno, agganciando così i livelli di crescita europei.

“Le priorità per rimettere in moto il settore - precisa Strever - sono quelle indicate nel Manifesto per le elezioni politiche elaborato dall’Ance con tutta la filiera delle costruzioni: contrastare l’inefficienza della pubblica amministrazione, rivedere a fondo il Codice appalti e spingere sulla rigenerazione urbana con strumenti fiscali e normativi adeguati”. 

 “Tornare a crescere è possibile: le previsioni per il 2018 indicano un rialzo del 2,4% degli investimenti totali in costruzioni. Un risultato - conclude - che potrà essere raggiunto solo se saranno rimossi tutti gli ostacoli e le inefficienze che bloccano i cantieri e frenano la crescita dell’intera economia”.