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Elezioni Vasto, Dina Carinci candidata sindaco: "Voglio essere il contrario di ciò che l'attuale amministrazione è stata"

Candidata per ChiAma Vasto, Movimento 5 Stelle e Vasto d’Amare chiede con convinzione un cambio di rotta. Ecco cosa ci ha detto

Dina Nirvana Carinci è la candidata sindaco di Vasto per ChiAma Vasto, Movimento 5 Stelle e Vasto d’Amare (Sinistra italiana). Avvocato, 55 anni, si occupa dell’amministrazione di un polo liceale cittadino. È portavoce nel consiglio comunale di Vasto dal 2016, si dice convinta che la città abbia bisogno più che mai di un’amministrazione che ascolti i cittadini e che operi secondo le loro esigenze perché, “siamo arrivati a un punto di non ritorno: la città merita competenza". 

Perché ha deciso di candidarsi?

Quando nel 2016 sono entrata in consiglio comunale ho provato a scuotere il sistema dall’opposizione, lanciando input e suggerimenti alla maggioranza, restando inascoltata. Così ho fatto per 5 anni con grinta e coerenza. Ho preso contezza in questi anni di voler essere il contrario di ciò che l'attuale amministrazione è stata per Vasto. Amministrare con onestà, trasparenza e progettare guardando sempre alle future generazioni. Bisogna però lasciare il passo ad un modo totalmente diverso di fare politica ed amministrare il Comune.

Riassuma la sua battaglia per la città in cinque punti 

Per rilanciare la nostra città abbiamo selezionato sei nodi essenziali: “Vasto Turistica”, “Vasto Solidale”, “Vasto Attiva”, Vasto Concreta”, “Vasto Futura”, Vasto Sostenibile”. Ognuno di questi punti tocca rispettivamente: turismo, coesione sociale, sostegno alle PMI, coinvolgimento dei cittadini nel processo di governance della città, digitalizzazione della macchina comunale, ambiente. Tutti questi fattori sono ovviamente in piena sintonia con le misure che il PNRR metterà a disposizione dei comuni.


Primi cento giorni da sindaco: i tre problemi che sicuramente dovrà e potrà risolvere subito per confermare la fiducia dei cittadini.

La prima grande sfida consisterà sicuramente nel “fare i conti” col debito pubblico che andremo ad ereditare dalle precedenti amministrazioni: un debito di ben 44 milioni di euro, che equivale a oltre 1000 euro per ogni vastese. Occorrerà, aumentare la capacità di riscossione e saper spendere meglio i soldi pubblici, pur tenendo ben presente che la pandemia ha inferto alla nostra economia un duro colpo, causando la crisi di alcuni settori strategici del nostro tessuto produttivo.

La riorganizzazione di alcuni uffici comunali e la creazione di un ufficio per i bandi europei.

La suddivisione della città in quartieri ciascuno dei quali sarà affidato alla cura di un consigliere comunale, al fine di consentire una immediata interlocuzione tra i cittadini e l'amministrazione. 


Si preannuncia un altro “autunno caldo” tra contagi, controlli, sicurezza e green pass: quale sarà il contributo nella lotta al Covid della futura amministrazione? 

Occorrerà sostenere le categorie più colpite come bar, ristoratori ed operatori del settore ricettivo. Inoltre, occorre incrementare i controlli al fine di garantire la salute dei soggetti più fragili ma anche per evitare che, per la negligenza di pochi, si incappi in un danno economico e sociale per molti. 


Come vede la sua Vasto tra cinque anni? 

Le rispondo con un altro interrogativo: Vasto tra 5 anni ma nelle mani di chi? Siamo arrivati ad un punto di non ritorno. Vasto merita di essere amministrata da persone affidabili, oneste, competenti, ne ha assolutamente bisogno. Basta con l’incompetenza, l'arroganza 

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