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Elezioni Regionali 2019

Elezioni in Abruzzo: azione legale dell'Udc-Dc contro Marsilio e la Lega

Pomo della discordia la lista centrista di Gianfranco Rotondi e Lorenzo Cesa, accusata di aver imbarcato due candidati provenienti dal centrosinistra su cui la Lega aveva posto il veto 

Volano gli stracci nel centrodestra in Abruzzo, in vista delle prossime regionali. Pomo della discordia è la lista centrista, Dc-Udc, di Gianfranco Rotondi e Lorenzo Cesa, accusata di aver imbarcato due candidati provenienti dal centrosinistra, Marianna Scoccia, sindaco di Prezza e moglie dell'ex assessore regionale Andrea Gerosolimo, e il consigliere regionale 
uscente Mario Olivieri. Due nomi su cui la Lega avrebbe posto il veto con il sostegno di Fi e del candidato governatore della coalizione, l'esponente Fdi, Marco Marsilio.

Per uscire dall'impasse si era arrivati a un compromesso, proposto da Rotondi: Dc e Udc avrebbero rinunciato ai due candidati invisi al Carroccio, presentando due sostituti. Alla fine, però, i delegati locali della lista centrista hanno voluto mantenere in lista Scoccia e Olivieri. Dura la reazione di Marsilio, che ha deciso di mettere alla porta Udc e Dc, tenendoli fuori dalla coalizione e togliendo il simbolo centrista dai manifesti elettorali. Immediata la replica dei due partiti democristiani che meditano azioni legali con il candidato governatore Marsilio e la coalizione di centrodestra.

Ieri sera c'è stata una riunione degli avvocati di Udc e Dc, intenzionati a presentareuna denuncia civile e penale proprio per l'omissione del logo dai manifesti. ''Perchè la Lega mette un bastone tra le ruote di Marsilio,azzoppando la lista Dc accreditata di un 6%? Forse -dice Rotondi all'Adnkronos- deve rendere un servigio ai Cinque stelle magari in cambio di una candidatura di bandiera nel Piemonte da riconquistare?''. 

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