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Elezioni Comunali 2015

Luigi Febo (Partito Democratico): "Non sono filopescarese, lavoro per la mia città"

Luigi Febo, 49 anni, sposato e padre di un bimbo di 10 anni, è il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra. Inizia a lavorare dopo il diploma da geometra, per poi conseguire la laurea in Architettura all’università d’Annunzio. La sua vita politica nasce con l’adesione al Movimento dell’Asinello, creato da Romano Prodi nel 1994. Viene eletto per la prima volta consigliere comunale nel 1997. Nel 2005 viene nominato assessore ai Lavori pubblici dal sindaco Francesco Ricci: carica che mantiene fino alla fine del mandato, nel 2010. Quell’anno viene eletto consigliere comunale, ma siede sui banchi dell’opposizione. Nel 2013 viene eletto all’assemblea nazionale del Partito Democratico e membro della direzione regionale.

Perché ha deciso di candidarsi?

Perché dopo un percorso di 10 anni, fra governo della città e opposizione, è arrivato il momento di dare qualcosa a questa città e sono in grado di dare un contributo alla sua rinascita.

I 5 punti principali del vostro programma elettorale

Me ne bastano quattro

1) Cultura, con la messa in rete di tutte le eccellenze che abbiamo, come musei, università, pinacoteca, scuole, mondo imprenditoriale, per costituire una fondazione di comunità che realizzi una serie di eventi per tutto l’anno e li promuova fuori Chieti
2) Lavoro, ossia riorganizzare e rendere nuovamente appetibile la zona industriale, molto attrattiva per la logistica, per l’ubicazione, che però negli ultimi 20/30 anni è stata completamente abbandonata, senza alcuna manutenzione. Gli imprenditori chiedono solo di avere un territorio accogliente con la banda larga, visto che oggi lì non c’è nemmeno la fibra ottica. Poi cercare di mettere in rete gli imprenditori e l’innovazione che si può mettere in campo con l’università
3) Sociale, che per noi è a trecentossessanta gradi, riguarda anziani e bambini, giovani coppie e famiglie. Dobbiamo attivare un welfare di qualità, cercare di dare la casa a chi non ce l’ha, dalla prima casa alle famiglie indigenti. Bisogna potenziare Chieti Solidale, stabilizzare più possibile il personale con una formazione alta che può dare ulteriori servizi a tutta la cittadinanza
4) Qualità della vita, che comprende tutto: mobilità, ambiente, rispetto per il verde. Più alziamo la qualità della vita, più Chieti diventa appettibile e attrattiva rispetto ad altre città e può rivestire un ruolo importante in tutta l’area metropolitana

Quali sono le vostre idee per l’ambiente?

Sicuramente riorganizzare un nuovo appalto per la raccolta rifiuti, visto che quello attuale, in scadenza, non è efficace ed efficiente, tanto che la tassazione è aumentata oltre il 30% e i contenitori per strada, che dovevano essere eliminati, sono aumentati.  Dobbiamo tornare a considerare il fiume come attore della nostra città. Prevediamo inoltre un’ attenzione importante per la mobilità, riorganizzando tutto il trasporto pubblico, riuscendo finalmente a limitare l’uso della macchina. Al ministro Delrio abbiamo già proposto l’idea di completare l’anello filoviario, rimanendo fermi con i km, quindi senza aumento di spesa per la Regione, ma con una funzionalità migliore, collegando le zone rimaste escluse come il Tricalle. Inoltre dobbiamo progettare delle aree per centri commerciali naturali.

Città che si svuota e crisi del commercio: come intende affrontare questi problemi?

A Chieti alta è necessaria una pedonalizzazione, come già fatto per il corso e bisogna eliminare lo scandalo di San Giustino, che oggi è un parcheggio indecente e abusivo. Chieti Scalo, inoltre, diventerà un’area prettamente commerciale, con una mobilità lenta, di qualità, favorita dalla creazioni di piste ciclabili vere, che colleghino tutta la parte bassa della città.

Se fossi sindaco… cosa farebbe Luigi Febo nei primi 100 giorni?

La mia priorità è istituire un ufficio di piano di progettazione europea, con due figure inserite nell’amministrazione che si occuperanno sia della progettazione europea all’interno del Comune di Chieti, sia all’esterno, di supporto a società, imprenditori, professionisti, artigiani, associazioni di categoria, per attingere risorse importanti. Poi liberare piazza San Giustino. E realizzare una progettualità importante su Chieti Scalo per una pista ciclabile vera.

La accusano di essere filopescarese, di favorire un presunto accentramento dei poteri regionali nella città di Pescara…

Non voglio fare polemica, ma l’amministrazione che dice di essere prettamente chietina ha affidato il teatro Marrucino al direttore amministrativo ad uno di Pescara che vive a Pescara, la direzione artistica a uno dell’Aquila e la supervisione politica a uno di Tollo. Quanto all’ospedale unico oggi (sabato 23 maggio) la giunta regionale ha deliberato definitivamente che si farà la nuova ala dell’ospedale, con un investimento di circa 100 milioni di euro, per sostituire quella costruita con cemento impoverito. In questi 8 mesi siamo riusciti ad ottenere la società unica dei trasporti a Chieti e non a Pescara, così come il polo di Cardiochirurgia, che il centrodestra ha cercato di portare a Teramo, è stato aperto a Chieti con il centrosinistra. Non mi sembra che si vada verso Pescara, ma che si potenzi molto Chieti in generale.

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