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Sabato, 20 Aprile 2024
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Elezioni comunali, Arcigay Chieti lancia la "piattaforma arcobaleno": sei proposte ai candidati sindaci di Francavilla, Lanciano e Vasto

Il comitato teatino chiede "visibilità alle soggettività LGBTI+, riconoscendole come parte integrante del tessuto sociale del proprio territorio e devono allo stesso tempo riconoscere la presenza nello stesso tessuto delle Famiglie Arcobaleno"

Si chiama "piattaforma arcobaleno" quella lanciata da Arcigay Chieti - Sylvia Rivera in occasione delle elezioni comunali di Francavilla al Mare, Lanciano e Vasto. L'associazione, nel dettaglio, propone ai candidati sindaci una piattaforma di richieste sottoscrivibili volte a garantire pieni diritti e visibilità per le persone LGBTI+.

Le campagne si chiamano “FrancavillaalMareArcobaleno”, “LancianoArcobaleno” e “VastoArcobaleno”.

"Le nostre amministrazioni comunali - spiega Arcigay - devono dare visibilità alle soggettività LGBTI+, riconoscendole come parte integrante del tessuto sociale del proprio territorio e devono allo stesso tempo riconoscere la presenza nello stesso tessuto delle Famiglie Arcobaleno. Un/a sindaco/a deve rappresentare tutti i suoi cittadini e tutte le sue cittadine, promuovendo e creando una città aperta rispettosa delle differenze, una città fatta di rispetto e di arcobaleno di corpi e soggettività".

Ecco allora che il comitato auspica "che le candidature a questa nuova tornata elettorale siano trasversalmente coscienziose e preparate sui temi dell'uguaglianza e dei diritti".

Sono sei le richieste precise da rivolgere ai candidati che mirano a governare le tre città.

La prima, riguarda l'adozione di norme contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, con l'inserimento di due nuovi comma nel regolamento di polizia urbana che vietino di esporre immagini, organizzare manifestazioni riconducibili al regime fascista, ad altri regimi totalitari e a contenuti che vogliano comunicare e/o promuovere le discriminazioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di disabilità, di orientamento sessuale e identità di genere e di ogni altra discriminazione prevista dalla legge.

Arcigay Chieti chiede inoltre di adottare la neutralità di genere nel linguaggio usato dal Comune: "l'uso di un linguaggio non sessista, inclusivo e rispettoso del genere in tutte le comunicazioni del Comune (sito, avvisi, comunicati, documentazioni...) come applicato nel Parlamento Europeo, evita formulazioni che possono essere interpretate come di parte, discriminatorie o denigranti, perché basate sul presupposto implicito che persone con generi diversi abbiano ruoli diversi. Iniziare a intraprendere l'uso di un linguaggio equo e inclusivo (che è ancora in evoluzione), aiuta a combattere gli stereotipi di genere, promuove il cambiamento sociale e contribuisce al superamento della disparità di genere".

La terza proposta riguarda la costituzione del Comune come parte civile nei casi di omolesbobitransfobia: "Ogni attacco di stampo omobitrasfobico - spiea l'associazione - oltre ad arrecare un gravissimo danno alle vittime, alimenta lo stigma e i pregiudizi verso le persone LGBTI+ e a tutta la comunità. Per questo il Comune dovrebbe costituirsi parte civile in questi casi così da dare aiuto e sostegno concreto alle vittime e per contrastare culturalmente e legalmente omofobia e transfobia". 

Si propone anche il patrocinio gratuito del comune agli eventi della comunità LGBTI+ di rilevanza culturale e sociale, in particolare quelli legati alle date del 27 gennaio (Giorno della memoria), 17 maggio (Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia ), 1 dicembre (Giornata mondiale contro l'Aids).

Inoltre, si chiedono "azioni e iniziative volte a contrastare il bullismo omolesbobitransfobico: gli ultimi due anni di lockdown hanno aumentato gli episodi di cyberbullismo omolesbobitransfobico; la scuola deve essere una palestra improntata sul rispetto e sul riconoscimento delle diversità come tassello fondamentale delle nostre società. Pertanto richiediamo che il Comune si impegni nel contrastare il bullismo che i ragazzi e le ragazze gay, lesbiche, bisessuali, transgeder e non-conforming subiscono tra i banchi di scuola".

In ultimo, la piattaforma arcobaleno invoca il "riconoscimento di pari diritti e dignità di tutte le famiglie: nelle sue azioni di amministrazione il comune deve riconoscere la presenza nel proprio tessuto cittadino di famiglie che esulano dal sistema etero-patriarcale che vede nel concetto di famiglia unicamente quella eterosessuale. Anche la nostra comunità esige riconoscimento e pari diritti: richiediamo pertanto che l’amministrazione comunale riconosca pari diritti e dignità a tutte le famiglie: eterossessuale, arcobaleno, genitori single, allargate ecc".

Infine per le città di Francavilla al Mare e Lanciano si aggiunge anche la richiesta di adesione alla Rete Re.a.dy, la Rete italiana delle Regioni, Province autonome ed enti locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, anche in chiave intersezionale con gli altri fattori di discriminazione – sesso, disabilità, origine etnica, orientamento religioso, età – riconosciuti dalla Costituzione, dal diritto comunitario e internazionale. La rete è l'opportunità di uno spazio non ideologico di incontro e interscambio di esperienze e buone prassi finalizzate al riconoscimento e alla promozione dei Diritti Umani delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, transgender.

Dal 19 Settembre renderemo pubbliche le adesioni alla nostra campagna e monitoreremo le attività dei candidati sindaci e delle candidate sindaco sia durante questa campagna elettorale sia dopo le elezioni: la sottoscrizione delle piattaforme sono impegni presi con tutta la comunità

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