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Elezioni provinciali, la Lega Chieti attacca il centrosinistra: "Decisioni illegittime ma colpe anche nel centrodestra"

I consiglieri comunali teatini contrari con la scelta adottata di far ripetere il voto solo su due categorie di Comuni

"La scelta adottata e difesa dal centrosinistra di far ripetere il voto per le elezioni provinciali solo su due categorie di Comuni e, dopo solo quattro giorni, senza cioè dare i tempi congrui, la riteniamo assolutamente illegittima oltre che politicamente inopportuna".

I consiglieri comunali teatini della Lega, Mario Colantonio, Fabrizio Di Stefano, Liberato Aceto ed Emma Letta attaccano il centrosinistra sul caos elezioni.

"Il centrosinistra oggi è già a conoscenza di come sono andati i consensi espressi sabato scorso e con questo modo può modulare quelli di giovedì prossimo nella maniera più opportuna per fare eleggere i consiglieri che vuole. Questo è chiaro segnale di scarso rispetto per la democrazia se non addirittura di malafede per cercare di condizionare il risultato finale. Lo stesso sindaco Menna, che è ampiamente il vincitore di questa competizione, farebbe bene a far sentire la sua voce per non iniziare un mandato inficiato da una simile irregolarità, e chiedere il ritorno alle urne dell’intero corpo elettorale. Per questo motivo noi, che avevamo candidato e sostenuto la dottoressa Emma Letta nella Lista Paolini Presidente, componente del nostro gruppo consiliare, ci chiamiamo fuori dalla competizione ed invitiamo quei consiglieri dei comuni chiamati nuovamente al voto giovedì e che hanno sostenuto sabato scorso la dottoressa Letta, di non andare al voto o di comportarsi come meglio credono. Ringraziamo loro e quanti hanno sostenuto Emma Letta per la scelta fatta ma riteniamo che proprio per il rispetto della correttezza delle regole sia giusto non condividere questi obbrobrio regolamentare che il centrosinistra vuole perpetuare".

Non mancano le critiche anche al centrodestra e in particolare "a coloro che nella unica riunione fatta a Villa Medici si erano arrogati il ruolo di coordinare la coalizione. Infatti il coinvolgimento degli eletti è stato quasi inesistente, il coordinamento inefficace (tanto da non riuscire neppure a presentare due liste complete), la scelta del candidato Presidente è arrivata solo all’ultimo momento e bisogna ringraziare la disponibilità del sindaco Paolini a candidarsi, nonostante la disorganizzazione, e di quei Sindaci dei piccoli comuni che hanno provveduto a raccogliere le firme".

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