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Elezioni comunali 2020 San Giovanni Teatino

Elezioni San Giovanni Teatino, il candidato sindaco Cutrupi: "Una città più aperta, più verde, più solidale e accogliente"

Mario Cutrupi ci racconta aspettative e obiettivi a pochi giorni dal voto per la scelta del nuovo sindaco e il rinnovo del consiglio comunale di San Giovanni Teatino

Mario Cutrupi, sostenuto dal Movimento 5 Stelle, è uno dei 4 candidati sindaco alle elezioni comunali di San Giovanni Teatino che si terranno domenica 3 e lunedì 4 ottobre.
Cutrupi risponde alle nostre domande, proposte anche a Verino Caldarelli (Una nuova mossa), Giorgio Di Clemente (Giorgio sindaco) ed Efrem Martelli (Ama e vivi la tua città), per far comprendere meglio il suo programma e i suoi obiettivi nel caso dovesse essere eletto sindaco.

Qual è per lei il principale problema di San Giovanni Teatino?

«A San Giovanni Teatino l’alternanza tra le forze politiche è sempre stata una contrapposizione tra fazioni. Le conseguenze sono state sempre le stesse, liberarsi degli “amici di quelli di prima” e premiare gli “amici dei nuovi” che, a loro volta, prima erano stati messi da parte. In pratica non si cambiava mai il sistema, lo si alimentava invertendo i ruoli tra gli amici ed i nemici del vincitore di turno. Anche le forze politiche in campo erano sempre composte dalle stesse figure. Persone che si sono formate politicamente vivendo sempre e solo questo concetto di contrapposizione e, inevitabilmente, pronti a riproporlo durante il loro percorso. Colpire gli “amici di quelli di prima”. Distruggere quello che, in un modo o nell'altro, era stato costruito fino a quel punto. A nessuno importava farlo funzionare, l'importante era toglierlo di mezzo, allontanarlo da chi potesse misurarne le validità comparando i risultati delle varie amministrazioni. Persino i dipendenti sono stati coinvolti in questa eterna faida. Persone colpite solo perché hanno svolto il loro lavoro a servizio di chi “c’era prima”. Facevano solo il loro dovere, ma lo facevano per la fazione sbagliata. Dipendenti sottoposti a mobbing perché troppo amici del sindaco precedente e, quindi, da punire, da vessare in tutti i modi. Dipendenti licenziati senza nessuna base logica. Cittadini da non ascoltare perché fanno parte “degli altri”. Come possiamo sperare che questo finisca se le liste che si potranno votare sono piene di persone che hanno condiviso questa logica politica? In quanti sono in attesa del proprio turno per colpire qualcuno o per proteggere qualcun altro? San Giovanni Teatino ha bisogno di una tregua. Un periodo che gli dia il tempo di curarsi le ferite, di riscoprirsi una Comunità dimenticando di essere una delle fazioni in campo. La priorità per San Giovanni Teatino, inoltre, non è nuovo cemento, nuovi centri commerciali, nuovi palazzi, nuove grandi opere. Abbiamo bisogno di lavorare a una reale e concreta transizione ecologica, una vera e poderosa svolta ecologista, recuperando il territorio abbandonato e malandato. Abbiamo bisogno di più cultura, di più associazioni che coinvolgano tutti senza distinguerli per il loro voto. Dobbiamo far risaltare quello che ci caratterizza rispetto alle città che abbiamo attorno. Ha bisogno di supportare gli operatori del piccolo commercio che, sul territorio, si battono contro la grande distribuzione. Abbiamo bisogno di un reale coinvolgimento, grazie all’attivazione di tavoli di confronto permanenti con tutti i settori, dagli operatori commerciali alle associazioni culturali e sportive e con chiunque sia disposto a lavorare ad un progetto unico di rilancio. Questo passaggio è possibile solo con una profonda innovazione nelle candidature. Ci sono candidati che da decenni promettono ai cittadini che “questa sarà la volta buona” ma, puntualmente, poi non è stato così. Tutto ciò ha penalizzato fortemente la crescita e la maturazione di San Giovanni Teatino. Come si possono considerare ancora meritori di fiducia gli attori che per anni, alcuni per decenni, hanno deluso le aspettative e le promesse fatte? Chi ha a cuore la comunità lo dovrebbe dimostrare sacrificando le aspirazioni personali, nonché stimolando questo cambiamento non più rimandabile.

Quale sarà il suo obiettivo primario nei primi 3 mesi di mandato?

«In primo luogo, farò di tutto per evitare la privatizzazione dei servizi cimiteriali. La procedura per assegnare ai privati la gestione dei cimiteri è iniziata nel 2013 (circa), nessuno si è opposto. Nel 2017, quando scoprii questa decisione strisciante, mi indignai e cercai di far capire in tutti i modi il grosso errore che si stava commettendo. 
Il recupero dei 2 milioni e 700 mila euro, legati ai ristori maturati dal Comune per l‘efficientamento dell’illuminazione pubblica. Sto lavorando con il ministero della Transizione ecologica, nella persona della Sottosegretaria Ilaria Fontana che, a seguito del nostro incontro, si è già prontamente attivata in merito alla questione. L’attivazione delle consulte, organi di indirizzo che supporteranno gli assessori di riferimento nella definizione delle priorità di intervento, consentendoci di essere pienamente operativi già dal 4° mese in poi. San Giovanni Teatino avrà: consulta delle associazioni cuturali; delle associazioni sportive; del sociale; del piccolo commercio; dei giovani; delle contrade. Tutela del territorio, a cominciare dalla lotta senza quartieri contro i “zozzoni” che abbandonano i rifiuti, grazie all’utilizzo delle fototrappole. Rimodulazione degli affitti per uffici comunali, con un risparmio di circa 120.000 euro annuo che, a loro volta, verranno impiegati per implementare il programma amministrativo. Creeremo le condizioni ottimali affinchè nasca un sereno clima lavorativo, valorizzando al meglio l’operato di ogni singolo dipendente comunale e delle società partecipate».

Come vede San Giovanni Teatino tra 5 anni?

«Una città più aperta, più verde, più solidale e accogliente. Vedo la piazza di Dragonara gremita di persone che fanno comunità. San Giovanni Alta rivitalizzata grazie alla nuova capacità attrattiva conferitale dagli interventi a tutela e valorizzazione del borgo. La zona dell’ippodromo, o zona del fiume, rinvigorita grazie alla presenza di numerosi utenti che utilizzano i nuovi impianti sportivi. Vedo l’auditorium della cittadella della cultura sede di spettacoli di rilievo dell’area metropolitana, nonché luogo deputato alla nascita di un nuovo fermento culturale artistico proprio del territorio, dalla musica al teatro alla danza. Vedo un territorio in armonia con la natura, con una fattoria sociale/didattica, con attività di pet therapy, punto di riferimento per grandi e piccini. Un territorio dove i siti inquinati sono solo un brutto e lontano ricordo. Una città che grazie alla comunità energetica contribuisce in modo concreto alla transizione ecologica. Un territorio con una nuova mobilità più smart, condivisa, ecologica e ben integrata nell’area metropolitana. Vedo una San Giovanni Teatina che da subalterna diventa ptrotagonista nell’area metropolitana. Una città più attenta alle esigenze di tutti, anche dei nostri amici a 4 zampe. Vedo una San Giovanni Teatina con servizi sanitari di gran lunga migliorati in termini di qualità e quantità, grazie all’innovativo apporto assistenziale che la casa della salute e la farmacia comunale forniranno alla cittadinanza. Vedo una vera comunità».

Perché i cittadini dovrebbero votare proprio lei?

«Ho sempre fatto della politica un principio saldo della mia vita, il fine per conseguire il traguardo del benessere collettivo, e non il mezzo per curare il proprio tornaconto o compiacere gli amici. Sono fermamente convinto che il senso più profondo del fare politica, ossia la condivisione del bene comune, tornerà ad avere la meglio sgombrando il campo da ambiguità amministrative, grazie ad una nuova governance dinamica e trasparente».
 

Quali sono le peculiarità dei candidati della sua lista?

«Sono dei normali cittadini che vivono il territorio quotidianamente, ciascuno con il proprio bagaglio culturale ed esperienziale da mettere in campo per l’interesse collettivo».

Che sogno ha per San Giovanni Teatino?

«Il mio sogno è descritto dettagliatamente nel programma amministrativo che accompagna la lista del M5S. La concretizzazione di ogni singolo punto, corrisponderà alla realizzazione del mio, del nostro sogno. Non io, tutti».

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