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Giovedì, 25 Aprile 2024
Elezioni comunali 2020

L'affondo di FI a De Cesare: "Sposti il terreno di confronto su altri temi se non vuole rischiare figuracce"

La replica del gruppo consiliare Forza Italia alle ultime esternazioni del candidato sindaco Paolo De Cesare che ha criticato la coalizione a sostegno del candidato sindaco Bruno Di Iorio

Non si è fatta attendere la replica del gruppo consiliare Forza Italia alle ultime esternazioni del candidato sindaco Paolo De Cesare che ha criticato la coalizione a sostegno del candidato sindaco Bruno Di Iorio, definito dallo stesso “il vero candidato  del centrosinistra”.

“Evidentemente la giovane età e l’inesperienza politica, che potrebbero essere causa di  eccesso di entusiasmo, lo portano a rilasciare affermazioni completamente fuori luogo e facili da demolire in quanto la storia dimostra quanto siano evidenti le affinità elettive tra lo stesso De Cesare, e/o la sua famiglia, e il centrosinistra” commenta il gruppo politico di Fi.

Che traccia un quadro preciso. “Innanzitutto – continuano i consiglieri teatini - vorremmo ricordargli che nel 2014 si schierarono contro Gianni Chiodi che, insieme all’assessore Venturoni, e quindi a favore di Luciano D'Alfonso, gli negò il riconoscimento  delle cosiddette “migliorie in corso d'opera" (quelle che fanno lievitare a dismisura il costo delle opere pubbliche) nel corso dei lavori per la costruzione dell’ultima palazzina presso il Policlinico di Chieti. A proposito di lavori, vorremmo ricordargli che il cantiere del liceo scientifico “Masci” è ormai fermo da ben 8 mesi sempre in seguito a una richiesta di migliorie”.

E ancora: “L’anno successivo, il 2015, la famiglia De Cesare si schierò apertamente contro il centrodestra e  Umberto Di Primio reo, a loro dire, di non invitare le imprese locali in occasione delle gare d’appalto indette dal Comune. Infine, arriviamo alle ultime elezioni regionali quando i De Cesare, dopo aver sostenuto e festeggiato la rielezione di Luciani (Pd) a sindaco di Francavilla al mare, si schierarono al fianco dello storico  legale di famiglia, Giovanni Legnini, in corsa per la successione a Luciano D’Alfonso. Lo stesso D’Alfonso che aveva conferito a Paolo De Cesare l’incarico, che detiene ancora oggi, nel cda del Marrucino. Quindi – concludono da Forza Italia - un consiglio a Paolo De Cesare: sposti il terreno di confronto su altri temi se non vuole rischiare figuracce”.

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