Chieti Solidale, sindacato Usb contro i candidati Di Stefano e Di Iorio: "Imbarazzanti!"
Il sindacalista Silvio Di Primio accusa "tutti e due gli schieramenti nei quali ritroviamo tutte le stesse persone che hanno ridotto a brandelli la società partecipata".
Non sono andate giù a Silvio Di Primio (Usb) le dichiarazioni dei candidati sindaco Fabrizio Di Stefano e Bruno Di Iorio sullo stop alla vendita della farmacia comunale e al futuro della Chieti Solidale.
"Tanto per fare chiarezza - dice Di Primio - la vendita della farmacia comunale di Filippone è stata scongiurata dal movimento di protesta che si è creato in questa città contro una decisione assurda che equivaleva anche alla morte di Chieti Solidale: basti ricordare gli striscioni della Usb appesi per settimane intere davanti alla Farmacia in questione e le partecipatissime sedute del Consiglio Comunale con tantissimi cittadini infuriati sulle scelte di questa amministrazione".
Di Primio accusa "tutti e due gli schieramenti dove ritroviamo le stesse persone che hanno ridotto a brandelli la Chieti Solidale. Artefici della difficile, se non drammatica, situazione della Srl Chieti Solidale sono ugualmente imbarazzanti".
"L'esempio incontrovertibile di questa mala amministrazione - aggiunge Di Primio - è dato dal fatto che tutte le lavoratrici e lavoratori della Chieti Solidale si sono ritrovati con le buste paga praticamente a zero perchè la società non ha a disposizione neanche 50-60 mila euro per anticipare il Fondo di Integrazione Salariale pur sapendo che a breve l'Inps rimborserà come fatto nei precedenti mesi".
Infine Di Primio spiega che "questa è la situazione attuale, lavoratrici e lavoratori a zero euro, servizi sempre più ridotti e non solo per il Covid, e gli stessi artefici di ciò che si lanciano in proclami sul futuro e si scambiano accuse. Veramente imbarazzante, senza vergogna e senza rispetto per la città".
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