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Elezioni comunali 2020

Elezioni comunali: Arcigay lancia le 6 proposte per una "Chieti Arcobaleno"

Gli attivisti criticano gli anni di amministrazione Di Primio e avanzano le proprie richieste ai candidati sindaco alle prossime amministrative

L'associazione Arcigay Chieti intitolata a  Sylvia Rivera propone ai candidati sindaco, in vista del voto comunale del prossimo settembre, sei richieste a cui aderire. La campagna promossa dagli attivisti teatini è denominata “Chieti  Arcobaleno”.

"Per la comunità Lgbt+ teatina - si legge nella nota dell'Arcigay - quella che va a chiudersi è una stagione di governo comunale triste e dolorosa. Non solo per il dissesto economico delle casse comunali, la desertificazione culturale della città, la crisi del commercio, la totale mancanza di visione futura della nostra città,ma anche perché, non lo dimenticheremo facilmente, il sindaco uscente è quello che ha più volte ribadito la sua contrarietà alla legge sulle unioni civili e che invitò tutti i primi cittadini d'Italia a partecipare con la fascia tricolore a manifestazioni di stampo estremista religioso".

A riguardo Arcigay Chieti, rivolgendosi a Umberto Di Primio dicono: "la storia gli ha dato torto. La strada dei diritti prosegue. Per evitare che Chieti veda ancora il suo nome associato a un primo cittadino non rispettoso di tutta la sua cittadinanza ci auspichiamo che le candidature a questa nuova tornata elettorale siano trasversalmente più coscienziose e preparate sui temi dell'uguaglianza e dei diritti. Per questo Arcigay Chieti, aprendo un dibattito interno, ha stilato un elenco di sei richieste da rivolgere ai candidati a primo cittadino della nostra città. Una piattaforma concreta, possibile e praticabile, su cui misurare la volontà reale della politica di farsi carico delle istanze delle persone gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e intersessuali di Chieti".

Queste le 6 proposte di Arcigay Chieti: 

Adesione alla rete Ready, la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, anche in chiave intersezionale con gli altri fattori di discriminazione – sesso, disabilità, origine etnica, orientamento religioso, età – riconosciuti dalla Costituzione, dal diritto comunitario e internazionale. La rete è l'opportunità di uno spazio non ideologico di incontro e interscambio di esperienze e buone prassi finalizzate al riconoscimento e alla promozione dei Diritti Umani delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, transgender. 

Adozione di norme contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere attraverso l'adozione di due nuovi comma nel regolamento di Polizia Urbana che vietino di esporre immagini, organizzare manifestazioni riconducibili al regime fascista, ad altri regimi totalitari e a contenuti che vogliano comunicare e/o promuovere le discriminazioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di disabilità, di orientamento sessuale e identità di genere e di ogni altra discriminazione prevista dalla  legge. 

Adozione della neutralità di genere nel linguaggio usato dal comune di Chieti; l'uso di  un linguaggio non sessista, inclusivo e rispettoso del genere in tutte le comunicazioni del comune (sito, avvisi, comunicati, documentazioni...) come applicato nel Parlamento Europeo, evita formulazioni che possono essere interpretate come di parte, discriminatorie o denigranti, perché basate sul presupposto implicito che persone con generi diversi abbiano ruoli diversi. Iniziare a intraprendere l'uso di un linguaggio equo e inclusivo (che è ancora in evoluzione), aiuta a combattere gli stereotipi di genere, promuove il cambiamento sociale e contribuisce al superamento della disparità di genere. 

Costituzione del comune come parte civile nei casi di omobitransfobia; Ogni attacco di stampo omobitrasfobico oltre ad arrecare un gravissimo danno alle vittime, alimenta lo stigma e i pregiudizi verso le persone Lgbti+ e a tutta la comunità. Per questo il Comune dovrebbe costituirsi parte civile in questi casi così da dare aiuto e sostegno concreto alle vittime e per contrastare culturalmente e legalmente omofobia e transfobia.

Patrocinio gratuito del comune agli eventi della comunità LGBTI+ di rilevanza culturale e sociale in particolare quelli legati alle date del 27 gennaio (Giorno della memoria), 17 maggio (Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia ), 1 dicembre (Giornata mondiale contro l'Aids). 

La concessione di una sede per le associazioni Lgbti+ che possa fungere da luogo di socializzazione, di fermento culturale e che si possa trasformare in un laboratorio sociale, sia per i diritti Lgbti+ che per la convivenza propositiva con tutta la cittadinanza. Sei obiettivi concreti, applicabili anche a costo zero, per costruire un orizzonte fatto di autoderminazione, orgoglio e uguaglianza. 

Attraverso la mail chieti@arcigay.it i candidati sindaci "possono far pervenire la loro sottoscrizione alla piattaforma 'Chieti Arcobaleno' consultabile anche sul sito chieti.arcigay.it. Dal 28 agosto renderemo pubbliche le adesioni alla nostra campagna e monitoreremo le attività dei candidati sindaci anche durante questa infuocata campagna elettorale. Ci rendiamo disponibili per eventuali chiarimenti e approfondimenti".

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