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L'eccidio di Colle Pineta, le commemorazioni de L'Altra Chieti

Il coordinamento cittadino commemora l'eccidio dei giovani partigiani teatini uccisi a Colle Pineta di Pescara l'11 febbraio 1944. Iniziative a Pescara e a Chieti

L’Altra Chieti commemora l'eccidio dei giovani partigiani teatini uccisi dai nazifascisti a Colle Pineta di Pescara l’11 febbraio 1944. Il Coordinamento cittadino de L’Altra Chieti parteciperà con suoi rappresentanti alla commemorazione questa mattina (11 febbraio) a Colle Pineta di Pescara presso la Scuola “ 11 febbraio 1944” .

Domenica 15 febbraio ci sarà invece una manifestazione commemorativa a Chieti, in Largo Martiri della Libertà dalle ore 10  alle ore 13 con esposizione di documentazione relativa alla lotta di liberazione a Chieti e nei territori della provincia. In quella occasione il Coordinamento cittadino de L’Altra Chieti darà il via ad una raccolta fondi per far realizzare una lapide da sistemare presso la Cappella Taraborrelli.

L’ECCIDIOL’ 11 febbraio 1944, - si legge in una nota de l’Altra Chieti - nei pressi di una cava a Colle Pineta di Pescara, 9 giovani partigiani teatini – Piero Cappelletti 28 anni, Nicola Cavorso 23 anni, Stelio Falasca 18 anni, Massimo Beniamino Di Matteo 18 anni, Raffaele di Natale 30 anni, i fratelli Alfredo 23 anni e Aldo Grifone 20 anni, Vittorio Mannelli 23 anni, Aldo Sebastiani 17 anni – furono barbaramente trucidati, uno alla volta, per avere avuto l’ardire ed il coraggio di opporsi alla sanguinaria dittatura nazifascista. Erano stati arrestati in seguito alle delazioni di collaborazionisti fascisti di Chieti, torturati e processati da un tribunale militare tedesco e condannati dapprima all’impiccagione trasformatasi in fucilazione in seguito all’intervento dell’arcivescovo di Chieti mons. Giuseppe Venturi.

I corpi dei ragazzi furono riesumati  e recuperati dai familiari mesi dopo e trasportati prima al cimitero di Sambuceto e poi a quello di Chieti dove attualmente riposano nella “Cappella Taraborrelli”. A distanza  di tanti anni presso la Cappella Taraborrelli, seppur ristrutturata, manca ancora la lapide che ricordi i nomi di quei giovani che hanno sacrificato la loro vita per la libertà; pare che questa Amministrazione Comunale  non abbia i fondi neanche per questo anche se parliamo di una cifra irrisoria. Vogliamo cogliere l’occasione per  sollecitare di nuovo  il Comune ad adempiere al proprio ruolo istituzionale perché riteniamo che questa mancanza sia oltraggiosa per la memoria di quei giovani valorosi e nello stesso tempo  sia di cattivo esempio per le giovani generazioni”.

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