Dissesto Guardiagrele, Di Prinzio: "Il Tar rigetta il ricorso dell’ex sindaco e chiede il riesame della delibera"
Il sindaco di Guardiagrele commenta la sentenza del Tar Abruzzo sul ricorso al dissesto finanziario e replica all'ex sindaco Dal Pozzo
Arrivano le precisazioni del sindaco di Guardiagrele, Donatello Di Prinzio, al gruppo di opposizione Guardiagrele il bene in comune sulla sentenza del Tar Abruzzo per spiegare come non vi sia stata ?da parte dell?attuale amministrazione, nessuna violazione delle procedure nella adozione degli atti relativi al dissesto, e, dall?altro, come la gestione da parte della giunta Dal Pozzo sia stata condotta in palese violazione delle principali regole contabili e di legge, in disprezzo anche ai richiami della Corte dei Conti?.
?La sentenza ? sottolinea il primo cittadino - non ha dichiarato la illegittimità del dissesto finanziario e delle relative procedure né che l'amministrazione deve valutare un piano finanziario diversoma richiede un ulteriore passaggio in Consiglio comunale per precisare meglio le ragioni per le quali non sia stato possibile ricorrere al piano di riequilibrio decennale. Questa misura è stata, all?epoca, attentamente valutata, ma ritenuta inapplicabile perché non sostenibile per le finanze comunali, perché le entrate sono state riportate ai valori reali eliminando importi fittizi?.
Per Di Prinzio ?l?ex sindaco Simone Dal Pozzo cerca di cambiare le carte in tavola per coprire le responsabilità proprie e della sua amministrazione, chiaramente evidenziate nella sentenza che ? aggiunge - in realtà respinge i motivi impugnati dalla passata amministrazione, in tutti e 6 i punti: infatti per il Tar il dissesto non è frutto di una volontà politica, né di operazioni manipolative,nè arbitrarie, da parte dell?attuale maggioranzadal momento chele risultanze degli accertamenti contabili sono conseguenti ad una serie di irregolarità pregresse della passata amministrazione, già oggetto di rilievi della Corte dei Conti, senza che essa vi ponesse soluzione?.
E ancora: ?Il Tar sottolinea come la mancata applicazione della corretta regola contabile da parte dell?amministrazione Dal Pozzo ha provocato il costante utilizzo della cassa vincolata creando uno squilibrio tra le previsionigià sovrastimate del bilancio e gli incassi reali. Sul punto il giudice amministrativo trae la conclusione che la verifica dei crediti da parte dell?attuale Giunta è intervenuta per regolarizzare la contabilità e si pone sulla strada già indicata dalla Corte dei Conti che aveva sollevato importanti rilievi alla contabilità dell?Ente negli esercizi passati? dice Di Prinzio evidenziando come, in questi mesi, l?erogazione di tutti i servizi è avvenuta con regolarità e senza interruzioni.
?Contrariamente ? conclude - se non fosse stato dichiarato il dissesto, non sarebbe stato piu possibile assicurare i servizi fondamentali dell?Ente?.