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Disavanzo nei conti del Comune, Di Giovanni (Pd): "Il centrodestra si autodenuncia, faremo luce sulle responsabilità"

Il capogruppo del Partito Democratico accusa i vecchi amministratori: "Si è scelto il baratro, l’inerzia, al posto di provare altre strade per risanare l’esposizione dell’ente"

"Sullo stato dei conti del Comune, il centodestra si è autodenunciato rispetto alle scelte che ha compiuto nel periodo in cui hanno amministrato questa città e agli effetti prodotti”. È il commento del capogruppo del Partito Democratico, Filippo Di Giovanni, dopo le reazioni degli ex amministratori, oggi all'opposizione, sul disavanzo dai 56 milioni di euro nelle case comunali. 

“Non sfugge a nessuno, perché è un dato tangibile, che nei periodi di riferimento, quelli degli ultimi dieci anni di governo, l’era di Primio per intenderci – illustra il capogruppo - si è visto l’indice più alto in assoluto di mancata riscossione dei tributi e il ricorso al contenzioso è assurto a mezzo strutturale per relazionarsi con tutti i partner che hanno avuto rapporti amministrativi ed economici con il Comune di Chieti. Chi amministra non ha solo il dovere di evitare il contenzioso, ma dovrebbe sapere che ricorrere a questo mezzo come unica soluzione per gestire i rapporti dell’ente diventa un meccanismo oneroso che contribuisce a mettere in crisi i conti di qualsiasi amministrazione. In pratica si è scelto il baratro, l’inerzia, al posto di provare altre strade per risanare l’esposizione dell’ente".

Di Giovanni accusa gli ex amministratori: "Dimenticano che chi ha ruoli dirigenziali e direttivi in una pubblica amministrazione o in una società partecipata di un ente pubblico risponde sempre anche a un indirizzo politico che dovrebbe dare a dirigenti e a amministratori indicazioni sulle linee per espletare il proprio mandato. A Chieti non è accaduto nemmeno questo.
Quella del centrodestra oggi è sicuramente un’autodenuncia chiara, urlata, dettata forse più che dall’urgenza di giustificare la propria inerzia, dalla paura che emergano dati sommersi: che qualcuno dica ciò che finora nessuno ha mai detto sullo stato di salute dei conti dell’ente e delle responsabilità legate alla realtà dei fatti. Una realtà che nei prossimi giorni, quando faremo luce su quello che la nuova amministrazione ha trovato appena si è insediata, emergerà in tutta la sua imponenza: i 56 milioni circa di disavanzo sono solo la punta dell’iceberg delle responsabilità anche politiche sulle scelte amministrative fatte in questi anni, che porteranno probabilmente più d’uno a dover spiegare perché oggi l’ente versa in questa situazione".

ll capogruppo del Pd anticipa che la nuova amministrazione "si prepara a mettere in cantiere tutte le ipotesi non solo necessarie, ma efficaci per arginare questa situazione, trovare le responsabilità e provare a invertire la marcia. Si prepara a fare qualcosa che in questi dieci anni chi ha amministrato non ha fatto: governare la città e farla crescere”.

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