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Dimissioni di Di Giovanni, Pd: "Scelta autonoma, nessuna burrasca nel partito"

Il capogruppo lascia l'incarico dopo la terza nomina nel Cda di Chieti Solidale. Il gruppo consiliare del suo partito: "Ci ripensi, è un momento delicato per l'amministrazione comunale"

“Nessuna burrasca nel Partito Democratico di Chieti”. Commentano così i consiglieri Barbara Di Roberto, Pietro Iacobitti e Paride Paci le dimissioni da capogruppo del Pd in consiglio comunale di Filippo Di Giovanni.

“Abbiamo appreso con sorpresa della decisione del nostro capogruppo Filippo Di Giovanni”, proseguono i tre consiglieri, “le cui dimissioni sono state immediatamente rigettate tanto dai consiglieri, quanto dagli assessori componenti il gruppo consiliare. Auspichiamo, anzi, un ripensamento di Di Giovanni su una scelta autonoma che sicuramente non può essere ridotta ad una diatriba su nomi e nomine, peraltro di prerogativa del sindaco, giacché non sono questi i contenuti e temi che contraddistinguono il Pd, soprattutto quando ha l’onere e l’onore del governo di una città capoluogo”.

Di Giovanni si sarebbe dimesso in seguito alla nomina di Luca Caratelli, ex segretario di circolo del Pd, nel Cda di Chieti Solidale, per rimpiazzare il nome di Francesca Di Valentino che ha rinunciato alla nomina.

“Al momento, dunque, non comprendiamo la decisione e la posizione autonoma assunta dal nostro capogruppo in consiglio comunale”, dichiarano Di Roberto, Iacobitti e Paci, “e non lo capiamo soprattutto in un momento così delicato per l’amministrazione comunale che si appresta ad adottare atti amministrativi importanti per il futuro della città, dopo aver affrontato decisioni difficili, ed aver assunto su di sé la responsabilità di un piano di riequilibrio che determinerà non solo il presente, ma soprattutto il futuro di Chieti e dei suoi cittadini.

Siamo certi, dunque, che il senso di responsabilità che sempre contraddistingue il Partito Democratico a tutti i suoi livelli istituzionali, prevarrà su un personale momento di stanchezza e su una emotività che può cogliere anche chi, come Filippo Di Giovanni, ha ricoperto ruoli importanti in seno al Pd teatino, così come oggi fa in seno al consiglio provinciale guidato dal presidente Francesco Menna, anch’egli stimato e riconosciuto rappresentante della nostra comunità politica. Momenti, umani e politici che possono essere superati nella consapevolezza del lavoro importante che si è stati chiamati a svolgere dal responso delle urne, e a cui non si può e non si deve abdicare soprattutto quando si è prossimi a raccoglierne i primi frutti”.

“Il gruppo consiliare del Partito democratico, dunque, è pronto ed è in attesa di ascoltare le ragioni del consigliere Di Giovanni”, concludono i tre consiglieri dem, “rispettoso della propria dialettica interna, come pure delle esclusive prerogative del sindaco Diego Ferrara, e anzi si propone quale sintesi volta ad una serena e proficua prosecuzione dell’azione di governo della città”.

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