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Giovedì, 30 Novembre 2023
Politica

Di Biase e Giangiacomo sul dimensionamento scolastico: "La Provincia di Chieti ha l'autonomia per dare risposte reali alle zone interne"

Questa mattina è stata convocata l'assemblea dei sindaci ai quali verrà sottoposta una delibera contraria alla proposta di dimensionamento dell'Ufficio scolastico regionale, ma per Fratelli d'Italia sarebbe solo "un'operazione politica ai danni della collettività in vista delle prossime elezioni regionali"

"Il tema del dimensionamento scolastico denota, ancora una volta, la totale incapacità ed inadeguatezza del ruolo che Menna e la sua amministrazione ricoprono". L'accusa al presidente della Provincia di Chieti arriva dai consiglieri provinciali di Fratelli d'Italia Carla Di Biase e Guido Giangiacomo, che riferiscono: "Per questa mattina, infatti, è stata convocata l'assemblea dei sindaci ai quali verrà sottoposta una delibera contraria alla proposta di dimensionamento dell'Ufficio scolastico regionale, ennesimo tentativo di mistificare la realtà e fare confusione su ciò che sta realmente avvenendo. Tale delibera - sostengono i due consiglieri di opposizione - è solo un'operazione politica ai danni della collettività in vista delle prossime elezioni regionali. A nostro avviso la proposta tecnica doveva essere il frutto di una lunga concertazione tra Provincia e sindaci, i quali fino ad oggi non sono stati mai interessati alla vicenda. La Provincia, quindi, non solo non ha mai esercitato il suo ruolo di collegamento, ma neanche quello proprio di elaborare una propria proposta. Inerzia che vede oggi la Regione esercitare il proprio potere di sostituzione,  nominando un commissario che faccia quello che Menna e i suoi amministratori non hanno saputo fare".

Di Biase e Giangiacomo sottolineano come "leggendo attentamente la proposta, salta agli occhi come aumentino posti di lavoro (docenti e personale ata) e  da dirigente. Sostanzialmente il Pnrr con la riforma 1.3 ha revisionato le norme sulla dimensione degli edifici scolastici con l'adozione del parametro della popolazione scolastica regionale, anziché della popolazione del singolo istituto previsto nella legislazione previgente (oltre ad aver previsto un adeguamento del n. alunni per classe). Una chiamata alla responsabilità dei territori, che dovranno razionalizzare il dimensionamento scolastico. Se il presidente Menna avesse realmente studiato la proposta - dicono ancora - avrebbe compreso come, essendo decaduti i limiti degli iscritti, la Provincia di Chieti può fare domanda, in assoluta autonomia, per un'istituzione scolastica anche di 70 iscritti per dare risposta reale alle zone interne. Il presidente Menna, invece, ha preferito fare come Ponzio Pilato, lavandosi le mani e scaricando sulla Regione ogni responsabilità, chiamandola a fare quello che è già previsto per legge: nominare un commissario che faccia ciò che la Provincia a guida csx non è stata in grado di fare. Ci auguriamo che i Sindaci, oltre a sentirsi offesi da tale atteggiamento,  da chi si sente rappresentante di un solo partito politico e di alcuno territori, capiscano che ciò che vada fatto sia un'azione corale per cui la Provincia si riappropri del proprio ruolo e proponga alla Regione 4 azioni a tutela dell'intero territorio".

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