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Elezioni regionali, Di Primio resta a fare il sindaco di Chieti: il candidato del centrodestra sarà di Fratelli d'Italia

Il centrodestra abruzzese ha dovuto accettare il diktat romano, ma il politico teatino non esita a togliersi qualche sassolino dalla scarpa, contro gli avversari e contro i "suoi"

Umberto Di Primio sarà il sindaco di Chieti fino al 2020. Ieri sera, infatti, dopo una lunga giornata di confronti, ha scelto di ritirare le dimissioni presentate a metà settembre e di rinunciare definitivamente alla possibilità di candidarsi a presidente della Regione. Da Roma è arrivato un dikat incontestabile: il candidato della coalizione di centrodestra sarà di Fratelli d'Italia. 

Una decisione che gli esponenti abruzzesi hanno dovuto accettare, seppure con qualche malumore, come ammette lo stesso Di Primio, che spiega ai suoi concittadini su Facebook: 

Non nascondo il disappunto per aver ancora una volta dovuto accettare scelte calate dall’alto. Prima alle politiche cedendo collegi, oggi lasciando che altri decidano su chi deve governare la Regione. Forse una registrata (dopo le elezioni) alla classe dirigente locale (della quale evidentemente faccio parte anch’io) andrebbe data.

Ovviamente sono pronto a fare la mia parte a sostegno del candidato presidente e dell’intera coalizione di centrodestra. Resto dell’avviso che, se si fosse fatto di più qui, a Roma si poteva andare con una nostra proposta, una proposta abruzzese da valutare. 

Oltre a un mea culpa e a qualche tirata d'orecchi ai suoi, Di Primio non esita a togliersi qualche sassolino dalla scarpa. In primis, con una frecciatina ad altri politici abruzzesi:

Non ho intenzione di ridimettermi per avere altri venti giorni a disposizione come ha fatto qualche mio collega in cerca di una candidatura. Il mio obiettivo non era trovare a tutti i costi un posto in Regione.

Il riferimento è al sindaco di Francavilla, Antonio Luciani, che proprio ieri ha fatto dietrofront sulla possibilità di ritirare le dimissioni, prendendosi altri giorni di tempo

Aggiunge il sindaco di Chieti: 

Come più volte affermato, era quello, se ne avessi avuto l’occasione, di portare aria nuova in regione con un centrodestra unito e motivato, certo che avrei potuto interpretare al meglio le aspettative di tutta la coalizione e rappresentare al meglio le aspettative degli abruzzesi. 

Si va pertanto avanti sul cammino già tracciato, con rinnovato slancio e determinazione. Ho dettato le condizioni per continuare il lavoro in Comune, per continuare il servizio per la nostra città e per i nostri cittadini. Ho idee ben chiare su quello che dobbiamo fare in questi 18/19 mesi che ci separano dalle elezioni. Così come ho chiaro che solo il raggiungimento degli obiettivi che concorderò con la maggioranza che c’è e che vorrà esserci, è il motivo per continuare l’impegno in favore della città.

Infine, l'ultima profonda stoccata è per i suoi avversari politici:

Nessuna risposta a chi sperava nelle dimissioni o ancora ci spera. Per governare la città, per ben due volte, mi sono sottoposto al giudizio della gente e ho ottenuto la fiducia della gente. Altri, gli stessi che speravano nelle mie dimissioni, hanno fatto lo stesso, ma hanno perso. Nessuna scorciatoia dunque per gli sconfitti. Quando ci saranno le elezioni, e solo allora e solo battendo il centrodestra, se ne saranno capaci, potranno prender il mio posto.

Nella giornata di ieri, anche il sindaco di Fossacesia Enrico Di Giuseppantonio aveva ritirato le sue dimissioni. Un passo indietro, viste le decisioni romane, è arrivato anche dal sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi. 

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