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Abolizione dell'Imu: Di Primio partecipa alla protesta a Roma

I sindaci di centrodestra issamo uno striscione con la scritta “Basta Imu sulla prima casa”. A Chieti si studiano con la TeateServizi modelli di sgravio delle tasse comunali

Anche Umberto Di Primio questa mattina ha protestato a Roma assieme agli altri sindaci e politici di centrodestra nazionali per chiedere al Governo l’abolizione dell’IMU sulla prima casa.

Presso la sede del Ministero dell’Economia e delle Finanze, in via XX Settembre, con lui c’erano i sindaci di Roma Gianni Alemanno, di Pavia Alessandro Cattaneo, di Viterbo Giulio Marini, di Lecce Paolo Perrone.

Tutti hanno contestato animosamente l’imposta municipale sugli immobili, hanno issato uno striscione con la scritta “Basta Imu sulla prima casa” davanti la sede del Ministero per poi essere ricevuti negli uffici del MEF dai Viceministri Luigi Casero e Stefano Fassina e dal Sottosegretario Paolo Baretta.

“Convinti dell’iniquità della tassazione sulla prima casa – ha dichiarato il sindaco Di Primio -  stiamo cercando correttivi, a livello di finanza locale, per alleggerire la pressione fiscale sui cittadini e sulle famiglie, così come, in particolare, è necessario trovare forme di incentivazione e sostegno alle iniziative produttive e commerciali.

Per quanto riguarda il Comune di Chieti, ho già avuto incontri con l’Azienda TeateServizi per studiare modelli di sgravio delle tasse comunali.

All’esito dell’incontro di questa mattina presso il Ministero – ha proseguito -  è emerso in modo lampante, nonché fatta più urgente, la necessità di avere chiara la decisione, da parte del Governo, sulle tassazioni che colpiscono i cittadini, così da poter programmare, poi, i servizi che i Comuni erogano”.

Nel pomeriggio i sindaci incontreranno il vicepresidente del Consiglio, Angelino Alfano, che come Ministro dell'Interno ha il compito di vigilare sui Comuni italiani.

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