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Sulla demolizione dell'ex zuccherificio scatta la polemica politica, Febbo (Forza Italia): "L'amministrazione prende meriti non suoi"

Il consigliere regionale sottolinea che le operazioni, "iniziativa privata", sono "il frutto di anni di lavoro ed esperienza e non certo di pochi mesi di amministrazione comunale"

La demolizione dell'ex zuccherificio di Chieti Scalo ha lasciato dietro di sé una scia di polemiche destinate a non esaurirsi presto. 

Ora, è il consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo che accusa l'amministrazione comunale di "attestarsi meriti che non sono affatto di sua competenza. Vorrei innanzitutto sottolineare che la struttura, così come l’area dell’ex Burgo dove sta per nascere il polo logistico di Eurospin, ricade all’area del Consorzio industriale Val Pescara e di conseguenza di specifica competenza del consorzio stesso e della programmazione della Regione Abruzzo, in particolare del dipartimento Sviluppo economico".

"L’iniziativa privata della Toto costruzioni che ha portato all’abbattimento dell’ex zuccherificio - incalza Febbo - è strettamente connessa a esigenze di sicurezza in primis e aggiungerei anche di decoro. Risulta inoltre quantomeno fuori luogo notare - punta il dito - come gli amministratori cittadini dichiarino di aver lavorato affinché nell’area venga realizzata una nuovo spazio dedicato allo sport e al tempo libero. Del resto, lo stesso amministratore della Toto, Alfonso Toto, ha spiegato come al momento ci siano stati solo primi contatti e che Regione e Consorzio hanno dato una 'primissima' valutazione positiva anche se è stato  rimarcato che quella è una zona industriale senza possibilità di variazione di destinazione, peraltro esiste, a livello legislativo, una moratoria per la costruzioni di eventuali centri commerciali; così come non è al momento condivisibile la possibilità di realizzare una concentrazione di negozi di vicinato. Infatti, è la stessa azienda proprietaria dell’area ad aver dichiarato che sta valutando ipotesi di modifiche e integrazioni programmatiche".

"Ciò chiarito - incalza il consigliere regionale - vero è che la Regione sta lavorando da tempo affinché si possa procedere a una svolta nella riprogrammazione di sviluppo di quel comparto che coinvolga sia l’ex Burgo, sia con la bonifica l’ex conceria Cap (destinando 4 milioni di euro) sia l’area su cui insiste l’ex sede dell’Alleanza Assicurazioni, passata di proprietà e sicuramente andrà verso la riconversione in Centro direzionale, che vede anche quale asse strategico il progetto Tespech,  trasporto pubblico elettrico integrato all'insegna di una nuova punta  mobilità intelligente, innovativa ed eco-sostenibile con utilizzo anche dell'idrogeno (progetto inserito nel più ampio piano che punta al diretto coinvolgimento dell’asse direzionale aeroporto d’Abruzzo-interporto di Manoppello). Il tutto tenendo conto  dell’interesse economico di sviluppo che può nascere dalle aree consortili individuate all’interno della Zes. Tutto ciò che si sta sviluppando nelle aree di Chieti e della sua zona industriale è evidentemente il frutto di anni di lavoro ed esperienza e non certo di pochi mesi di amministrazione comunale con risultati tutt’altro che lusinghieri, e ancora tutti da dimostrare, che al momento di sicuro hanno prodotto una mole infinita di spot e un invadente presenzialismo”, conclude il j'accuse di Mauro Febbo.

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