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Accesso agli atti di Fratelli d'Italia su Teateservizi: "Serve chiarezza per fare gli interessi della collettività"

La capogruppo Di Biase chiede di sapere se, oltre all'Anac (Autorità nazionale anticorruzione), altre autorità siano intervenute sulla delibera di giunta che dispone di proseguire il rapporto con la società partecipata Teateservizi fino al 2028

Richiesta di accesso agli atti della capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio comunale, Carla Di Biase, per sapere se, oltre all'Anac (Autorità nazionale anticorruzione), altre autorità siano intervenute sulla delibera di giunta che dispone di proseguire il rapporto con la società partecipata Teateservizi fino al 2028.

"Il 6 ottobre scorso - ricostruisce Di Biase - con un proprio verbale dai contenuti piuttosto netti, il collegio dei revisori dei conti del Comune di Chieti ha espresso una posizione fortemente critica su alcune iniziative messe in campo da Ferrara e la sua amministrazione, che hanno interessato i rapporti tra l’ente e la Teateservizi srl, partecipata posta in liquidazione. In particolare, i revisori hanno dati un giudizio inequivocabile sulla portata della delibera con la quale la giunta ha votato di proseguire il rapporto con la società Teateservizi fino al 31 dicembre 2028.La nota del Collegio è stata trasmessa, tra gli altri, all’Anac, all’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), alla Corte dei Conti, allo stesso commissario che segue la procedura della partecipata".

"Sul tema, abbiamo appreso alcune notizie dagli organi di informazione, nulla invece dai vertici dell’amministrazione: il sindaco - accusa la consigliera comunale - si limita a lanciare proclami rassicuranti, mentre il rresidente del consiglio Luigi Febo continua nella sua 'latitanza politico-amministrativa', evitando ogni possibile coinvolgimento dell’organo consiliare, temendo forse di incorrere in un 'eccesso di democrazia'."

Da qui, la richiesta di accesso agli atti "per conoscere cosa stiano valutando di fare Ferrara e Febo (gli altri, per amor di patria, nemmeno li interpelliamo). Vorrei sapere se, oltre Anac, altre autorità siano intervenute sulla vicenda; se il Comune ha risposto ad Anac, il cui termine concesso per fornire chiarimenti e documenti è scaduto; se si stia valutando di intraprendere azioni sulla delibera n. 460/2023 e sulla successiva determina che ha portato alla sottoscrizione del contratto con la Teateservizi. Potrebbe essere utile sapere se dagli organi preposti al controllo siano stati lanciati o meno allarmi o sia stata richiamata l’attenzione ad avere comportamenti consoni al momento che l’ente sta attraversando".

"Come già accaduto in passato – prosegue l'esponente di opposizione – posso prevedere la portata della risposta che, di solito, apre a due scenari: nel primo caso un silenzio assordante, come per tutte le faccende serie; in alternativa, cosa probabile, un ritorno allo storytelling di quanto ereditato e di quanto loro stiano già facendo. Sia chiaro – continua Di Biase – laddove dovessero emergere comportamenti e/o condotte lesive dell’interesse della collettività, verranno fatte tutte le necessarie segnalazioni alle autorità competenti, unica strada rimasta per noi consiglieri di opposizione, vittime di un deficit democratico sempre più ampio".

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