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La commissione vota no, ma la delibera che rincara la tassa sui rifiuti arriva in consiglio comunale

Con il solo voto contrario di 5 stelle e Giustizia Sociale, il documento è stato respinto dalla commissione Bilancio. Ma la maggioranza si è riservata di esprimere il voto direttamente domani

La delibera che decreta i pesanti aumenti sulla Tari, la tassa sui rifiuti, per i cittadini di Chieti, arriverà domani (mercoledì 29 marzo), in consiglio comunale, nonostante il voto contrario di oggi (martedì 28 marzo) della commissione Bilancio. In realtà, i pareri contrari sono stati soltanto quelli del Movimento 5 stelle e di Giustizia Sociale, mentre il Pd ha abbandonato i lavori prima di votare. La maggioranza, invece, si è riservata di votare domani in consiglio, senza esprimersi nella commissione competente.

Gli esponenti di opposizione, che già da ieri si erano scagliati contro la delibera, hanno fatto presente le carenze contenute nel documento, di parti ritenute fondamentali. Per come è attualmente la delibera, non è possibile presentare emendamenti per cercare di modificarla, né rimodulare le tariffe. "Oggi - spiega il capogruppo dei 5 stelle Ottavio Argenio - abbiamo evidenziato queste omissioni, rispetto alle quali la giunta non ha potuto fornire alcuna giustificazione, né alcuna replica alle nostre giuste osservazioni".

Pare che, alle richieste di chiarimenti delle minoranze, non siano seguite spiegazioni complete e sufficienti. Tanto che, lamentano i 5 stelle, non è possibile esercitare un'opposizione, né tantomeno pensare modifiche applicabili. "Ci servirebbero dati che non ci sono stati forniti - prosegue Argenio - ad esempio vorremmo chiarezza sull'applicazione della Tari per i centri commerciali come Megalò o per le sale scommesse, ma non abbiamo abbastanza informazioni".

Per ora, dunque, la delibera arriverà in consiglio così com'è. Ma non è detto che non possa essere ritirata all'ultimo momento, o che ne vengano richieste modifiche: in tal caso, dovrebbe essere sottoposta nuovamente al vaglio della commissione. E questa, secondo Argenio e la collega dei 5 stelle Manuela D'Arcangelo, sarebbe "un'importante vittoria. Se il Comune non dovesse adottare la delibera entro il 31 marzo, i cittadini non saranno costretti a subire ulteriori aumenti. Certo ci sarebbe il problema della impossibilità per il Comune di coprire integralmente il costo del servizio ma a questo punto è doveroso che a pagare sia chi continua a perseverare negli errori e non i cittadini di Chieti".

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