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Decreto sicurezza, Di Primio: "Protesta dei sindaci? E' la loro posizione, non quella di Anci"

Il primo cittadino di Chieti, in qualità di vicepresidente di Anci, favorevole al decreto invita l'associazione nazionale comuni italiani "a non cedere alle strumentalizzazioni"

Il sindaco Umberto Di Primio nelle ultime ore ha speso diverse parole sui media nazionali a favore del decreto sicurezza voluto dal ministro dell'Interno Matteo Salvini e che dispone diverse misure relative soprattutto al tema dell'immigrazione. 

E' di ieri l'iniziativa della lettera al presidente dell'Anci Antonio Decaro, di cui il primo cittadino di Chieti è vicepresidente assieme a Matteo Bianchi, sindaco di Morazzone. La lettera è stata firmata da una trentina di sindaci da nord a sud per chiedere che

l'associazione su queste ed altre questioni cruciali non venga usata strumentalmente per sostenere le posizioni politiche di una parte del Paese. Certi del tuo impegno  - scrivono  i siindci a Decaro - ti invitiamo convocare imassimi organismi dell'associazione per avviare un confronto sul tema del decreto sicurezza che elimini alla radice il rischio di una grave lesione dei principi che stanno alla base dell'azione dell'Anci''.

L'iniziativa è stata assunta da Di Primio e Bianchi con il coordinamento del Delegato alla Finanza Locale dell'Anci Guido Castelli, sindaco di Ascoli Piceno e Alessandro Canelli, sindaco di Novara e membro della Conferenza Stato Città. Si chiede la convocazione degli organismi dirigenti dell'associazione per discutere di tematiche importanti come quella dell'immigrazione evidenziando l'importanza dell'Associazione e delle decisione da intraprendere collegialmente. Molte le adesioni arrivate nelle ultime ore da parte di altri sindaci.

"Rispetto la presa di posizione di Orlando e de Magistris ma è evidente che è molto ideologizzata, si sono accodati altri sindaci ma non ce n'é uno che non sia arancione o del Pd. Rispetto, ma assoluto dissenso se si coinvolge Anci" afferma Umberto Di Primio commentando le polemiche sul decreto sicurezza e migranti.

"Anci difende le posizioni dei Comuni sottolineando che quella avanzata da alcuni "sindaci rispettabilissimi non è però la posizione di Anci ma di quei sindaci. Dal punto di vista giuridico la posizione è sbagliata perché solo a fronte di un pronunciamento sulla incostituzionalità di una norma si può disapplicare una legge", osserva Di Primio ricordando che negli anni passati "il nostro Paese è l'unico che ha fatto fronte a tutto il fenomeno migratorio nel totale abbandono dell'Europa e lo ha fatto caricando tutto sulle spalle dei Comuni".

Secondo il sindaco di Chieti questo decreto "per la prima volta ristabilisce delle regole e non solo va applicato ma ottimizzato nell'applicazione sui territori. Oggi - conclude Di Primio - c'è bisogno di ristabilire delle regole e di non dare corda e fiato solo a chi, a destra e sinistra, ha fatto affari beceri sui popoli in difficoltà".

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