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D'Amico, Pd: "Ci batteremo ancora perché Chieti resti provincia"

Per il gruppo la non decisione del consiglio regionale d’Abruzzo sul riordino delle province ha manifestato la scarsa attenzione per il territorio e nessun senso istituzionale verso che amministra le province ed è stato eletto dai cittadini

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday

Come da programma dal cilindro del Consiglio Regionale di ieri non è uscita alcuna proposta sensata sul riordino delle province Abruzzesi. Quando formalizzai la lettera ai presidenti Chiodi e Pagano, rimasta desolatamente disattesa, per un audizione in commissione delle rappresentanze dei gruppi consiliari provinciali lo feci proprio perché era chiaro e palese a tutti dove si stavano incuneando: non riuscire a formalizzare una proposta seria, sensata e partecipata che andasse incontro non solo ai contenuti della spending review ma rappresentasse un utile occasione per aprire il cantiere delle riforme degli enti e consorzi regionali, delle partecipate così redistribuendo funzioni e competenze a comuni, nuove province e regione delegata al solo ed unico ruolo di pianificare ma non gestire.

Ora accadrà che altri decideranno per noi.

Paghiamo ancora una volta la forte trazione Teramana del governo regionale il cui presidente, assente al dibattito per interi mesi, ha ufficializzato una sua proposta in maniera tardiva ed al solo scopo di sparigliare quella emersa dal C.A.L. che, pur se espressa senza la maggioranza assoluta dei suoi componenti, era comunque una buona base di discussione.

Il P.D. regionale ha dato vita ad una partecipata quanto dinamica discussione interna e quello provinciale altrettanto; ora, allo scopo di non disperdere il buon lavoro di confronto e concertazione svolto e per essere coerenti con gli impegni assunti con la pubblica opinione, non ci fermeremo di fronte al nulla votato in consiglio regionale ma andremo sino in fondo nella lotta intrapresa per difendere il diritto all’esistenza della provincia di Chieti.

Nei prossimi giorni andremo in delegazione e saremo ricevuti  dal segretario nazionale Pierluigi Bersani e dai capigruppo parlamentari di Camera e Senato, Dario Franceschini ed Anna Finocchiaro, ove rappresenteremo le ragioni ed i punti di forza del perché Chieti resti provincia.

Non siamo affatto conservatori ma riformisti nell’animo e nello spirito. L’occasione persa dal consiglio regionale, per noi, sarà motivo di ulteriore dinamismo ed azione del territorio troppo spesso dimenticato e bistrattato dal centro – destra al governo della filiera provinciale e regionale.

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