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Crisi politica a Ortona, Di Nardo: "Il sindaco non ha più la maggioranza, si dimetta"

Con nove voti contro otto in consiglio comunale, l'opposizione è riuscita a far passare tutti i punti posti all'ordine del giorno. Sabato si torna in aula per il Documento unico di programmazione, in attesa della prova decisiva sul bilancio

La crisi politica al Comune di Ortona non rientra. L'ultimo consiglio comunale, andato in scena ieri mattina, fotografa una situazione di 8 consiglieri a 9 a favore dell'opposizione, che ha fatto valere i propri numeri su tutte le principali questioni affrontate nel corso della seduta.

Con questi numeri la maggioranza del sindaco Leo Castiglione non può certo affrontare la prova del bilancio. E sabato 15 aprile, alle ore 9, si torna già in aula per discutere il Documento unico di programmazione (Dup).

La seduta di ieri, martedì 11 aprile, si è aperta con la dichiarazione del consigliere Emore Cauti, che ha ribadito la propria posizione di indipendenza dopo l'uscita dal gruppo 'Solo Ortona nella testa', che ha di fatto 'salvato' l'amministrazione Castiglione dal ribaltone. Gli altri 8 consiglieri di opposizione, infatti, erano pronti a depositare le firme per le dimissioni, che avrebbero mandato a casa sindaco e giunta.

Ma con i nove voti dei consiglieri Ilario Cocciola, Angelo Di Nardo, Gianluca Coletti, Franco Vanni, Emore Cauti, Simonetta Schiazza, Simona Rabottini, Italia Cocco e Antonio Sorgetti, la cosiddetta 'nuova maggioranza' è riuscita a far passare tutti i punti che aveva posto all’ordine del giorno. Votate all'unanimità la delibera sulla programmazione economico-finanziaria, che prevede anche un taglio del 25% alle indennità di funzione percepite dal sindaco e dalla sua giunta, già a partire dal primo quadrimestre del 2023, e quella sugli impianti di stazione radio base per telefonia mobile, tema caldo in città.

Altri provvedimenti di rilievo, approvati in piena autonomia, riguardano la sostituzione del Comitato manifestazioni ortonese con l'ente Manifestazione, il tetto dei 50mila euro per i fondi da destinare ad eventi e feste; la realizzazione di un parco verde attrezzato sul terreno oggetto di permuta nel Ciavocco; la sospensione delle procedure concorsuali e di assunzione di personale dipendente.

Nel corso della seduta è andato in scena anche un acceso confronto sulla crisi politica in atto, in particolare tra i tre ex consiglieri di maggioranza, Sorgetti, Rabottini e Cocco (che hanno costituito il gruppo 'Città che amo'), e il sindaco Castiglione. “Questa amministrazione non ha cacciato i tre consiglieri – ha detto quest'ultimo – ma in maggioranza si deve rispettare il principio della democrazia e fare sintesi, altrimenti si resta fermi e lo paga la città. Oggi la situazione è confusa, tutti dovrebbero rimettere al centro il bene di Ortona”. “Non siamo disponibili al ruolo del nono consigliere che salva la maggioranza”, ha replicato la Rabottini.

Da più voci dell'opposizione consiliare si è alzata la richiesta di dimissioni al sindaco Leo Castiglione (che a febbraio, all'inizio della crisi, le aveva presentate per poi ritirarle). “È ormai evidente che i componenti delle liste in opposizione al sindaco risultano certamente più affidabili della grande ammucchiata, ormai ristrettasi, che resta avvinghiata al sindaco Castiglione – commenta il capogruppo del centrodestra in consiglio comunale, Angelo Di Nardo – a questo punto al primo cittadino di Ortona non resta che trarre le ovvie conseguenze e rassegnare una volta per tutte le proprie dimissioni, consentendo alla città di voltare pagina e di compiere finalmente una scelta di chiarezza e di coraggio nell’interesse esclusivo della comunità ortonese”.

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