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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Il concerto della Tatangelo rinviato scoperchia la crisi di giunta: il centrodestra vuole le dimissioni del sindaco e i suoi attaccano il vice

Manca il numero legale nel momento di approvare la delibera sugli eventi del Maggio Teatino: i "dissidenti" del centrosinistra e l'assessore del Movimento 5 stelle avrebbero disertato la riunione per esprimere dissenso alla fiducia accordata da Ferrara a Della Penna. Intanto Lega e Fratelli d'Italia si scagliano contro il primo cittadino

Il concerto di Anna Tatangelo annunciato due giorni fa per questa sera, in occasione della festa patronale di San Giustino, poi rinviato ieri pomeriggio per maltempo, scatena la richiesta di dimissioni del sindaco Diego Ferrara e getta luce ulteriore sulla crisi interna all'amministrazione comunale di Chieti.

La richiesta, chiaramente, non nasce dallo slittamento dell'esibizione dell'artista ciociara - che pure le voci cittadine davano per certo prima della presentazione ufficiale in conferenza stampa - quanto dal fatto che, secondo l'accusa delle opposizioni, in giunta mancherebbero i numeri necessari ad approvare gli atti. E, per questo, la delibera sugli eventi del Maggio Teatino non sarebbe stata approvata. 

Di sicuro, i venti nell'amministrazione comunale teatina sono agitati da un po'. Prima le dimissioni dell'assessore al Bilancio Tiziana Della Penna, che più di un mese dopo il primo cittadino non ha accettato. Pochi giorni fa, la decisione dell'assessore Enrico Raimondi di rinunciare alla delega sulle politiche della casa, richiesta per cui Ferrara si è riservato la decisione. Nel mezzo, la dura contestazione da parte di sette consiglieri di centrosinistra (Edoardo Raimondi, Silvio Di Primio, Valentina De Luca, Alberta Giannini, Barbara Di Roberto, Andrea Rondinini e Paride Paci), che avevano chiesto un "cambio di passo" e criticato la fiducia all'assessore della Penna, vicina al vice sindaco Paolo De Cesare

Questi, dal canto suo, si era limitato a rispondere con una nota stampa ai "dissidenti": "Non intendo raccogliere e replicare a polemiche e attacchi politici o occupare del tempo prezioso per risentimenti e acredine che non mi appartengono, come taluni stanno facendo ormai da giorni, ma voglio concentrarmi solo a lavorare per collezionare risultati e successi per la nostra città".

Parole stridenti con quanto dichiarato il giorno precedente dal sindaco che, intervistato da Chieti Today, aveva rassicurato: "Si litiga anche nelle migliori famiglie ma tutti insieme cambieremo la città di Chieti in meglio".

Ad assistere alle zuffe sulla stampa e sui social, i teatini preoccupati per il rischio del dissesto finanziario e per le conseguenze pesanti che questo potrebbe avere sulla loro vita e sui servizi, che pure su alcuni fronti latitano da ben più dei due anni e mezzo di amministrazione Ferrara.

Certo è che, nel giorno in cui si celebra San Giustino, oggi, l'unico evento che animerà le strade del centro è il Palio de lu ricchiappe dell'associazione Scopriteate, per cui sono state attivati anche bus navetta gratuiti dallo Scalo.

E di buon mattino, nel giorno di festa per Chieti, si alza il fuoco dell'opposizione. "L'amministrazione annuncia le feste senza portafoglio", è l'accusa del capogruppo della Lega in consiglio comunale, Mario Colantonio.

"È cosa certa - dice - che Chieti e i teatini attendono con amore e devozione la festa di San Giustino: è invece incerto e improbabile, per poi rivelarsi nullo, quello che l'amministrazione Ferrara e il suo vicesindaco annunciano per festeggiare il Santo Patrono. In primis uno street food rinviato (dal 26 al 28 maggio, ndc) per il maltempo, come il grande concerto annunciato con l'artista Anna Tatangelo. anche questo annullato a data da destinarsi. Quello che però lascia più dubbi è il misterioso cartellone degli eventi del Maggio Teatino".

"Su tutte queste iniziative - osserva Colantonio - manca l'atto amministrativo di giunta, manca l'entità delle entrate degli sponsor e soprattutto la copertura eventuale di spesa da parte del Comune. Voci di corridoio - rivela il capogruppo leghista - parlano di fuga dalla giunta degli assessori di centrosinistra non appena hanno letto il contenuto preconfezionato dalla parte ludica della giunta Ferrara. Quindi, anche quest'anno, grazie di esistere al Palio de lu ricchiappe. Per i cittadini rimangono solo porchette e 'nocelle' sempre ben apprezzate".

Ancora più aspri i toni dei consiglieri di Fratelli d'Italia, Carla Di Biase, Giuseppe Giampietro e Roberto Miscia che, proprio alla luce della crisi di giunta, chiedono al sindaco Ferrara "di presentarsi in aula e verificare i numeri della sua maggioranza. Se così non fosse, rassegni dignitosamente le proprie dimissioni. Il cambio di passo promesso non c'è stato e non ci sarà".

"La notizia del rinvio del concerto annunciato dagli assessori De Cesare e Pantalone non ci lascia sorpresi - commentano - in quanto sono note a noi le vere motivazioni: la mancanza di numero legale in giunta e la conseguente assenza della delibera del Maggio Teatino. Di fronte all'ennesima beffa di questa amministrazione - accusano gli esponenti di Fratelli d'Italia - non possiamo rimanere in silenzio.

"È vergognoso come chi ci amministra pensi di poter continuare a mentire senza essere scoperto e in barba ai cittadini. Sono questi ultimi, infatti, i primi a pagare la malagestione di questa città e, purtroppo, anche le ignare vittime di una crisi di maggioranza che non riesce a ricomporsi", incalzano. 

Di Biase, Giampietro e Miscia parlano di "teatrino di maggio, dove gli assessori di centrosinistra e Cinque Stelle non si presentano in giunta per rimarcare il loro dissenso, e quello dei consiglieri di cui sono espressione, nei confronti della scelta del sindaco di confermare in giunta l'assessore al bilancio Della Penna, espressione del polo civico, rea di aver presentato il piano di riequilibrio finanziario clamorosamente bocciato dalla Corte dei Conti".

"Ci dogliamo di constatare - aggiunge la capogruppo Di Biase - come quello che avevamo denunciato due anni fa si è tristemente verificato: il fallimento dell'accordo elettorale centrosinistra-polo civico è sotto gli occhi di tutti, siamo di fronte ad una coalizione tenuta insieme solo  da una totale incapacità amministrativa e politica e da indennità lievitate del 100%".

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