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Caos in maggioranza: i cinque ribelli dicono no ai tagli al sociale e accusano l'amministrazione di mancata condivisione

La stabilità del centrodestra è appesa a un filo, mentre gli altri esponenti si stringono compatti intorno al sindaco Di Primio difendendo il suo operato in una nota stampa

Per la prima volta, i cinque consiglieri dissidenti che, nell’ultimo consiglio comunale, hanno fatto traballare la maggioranza del sindaco Umberto Di Primio, appaiono pubblicamente schierati. Stefano Rispoli (Gruppo Misto), Diego Costantini (Lega), Mario De Lio (Udc) e Roberto Melideo (Alternativa Popolare) (assente Mario Troiano del Gruppo Misto, perché ancora convalescente dopo essere stato investito due mesi fa) hanno incontrato la stampa per respingere le accuse di “ricatti”, avanzate dal primo cittadino nell’ultimo consiglio comunale, e tacciando a loro volta il sindaco di non aver rispettato il programma, visti i tagli al sociale operati in bilancio. 

I cinque “ribelli” hanno presentato un ordine del giorno proprio contro questi tagli al sociale da 229mila euro, previsti nel consuntivo che si voterà a fine mese. E, ancora una volta, pur ribadendo la loro permanenza in maggioranza, accusano l’amministrazione di non avere alcuna programmazione e di non condividere le scelte, pretendendo un appoggio incondizionato da parte della maggioranza. Loro, però, puntualizzano di voler solo rappresentare i cittadini, votando con criterio sui banchi del consiglio comunale. 

Fra i nodi sollevati dai consiglieri, c’è la gestione del trasporto scolastico, che a due mesi dalla riapertura delle scuole non è stata ancora affidata; la poca chiarezza sulla chiusura dei nidi, visto che il Documento unico di programmazione prevedeva l’esternalizzazione di tutti e quattro, mentre ora due resteranno a gestione comunale; la vendita della farmacia comunale di Filippone, i cui introiti sono già stati inseriti nel bilancio previsionale. 

Sui tagli al sociale, De Lio contesta la modifica al piano di zona, stilato da professionisti del settore, che chiede di coinvolgere nuovamente, evitando che la scure possa penalizzare le categorie più deboli. Rispoli, dal canto suo, ripresenterà l’emendamento per l’istituzione della tassa di soggiorno nel 2019, che nell’ultimo consiglio comunale ha creato non poco caos in maggioranza, spingendo il sindaco a far cadere il numero legale, chiedendo ai suoi di uscire dall’aula. 

L’aria, insomma, è a dir poco tesa. Rovente nonostante gli altri consiglieri di maggioranza respingano le accuse avanzate dai “ribelli”, con un comunicato stampa in cui si mostrano uniti e compatti intorno al sindaco:

Accusare questa amministrazione di manca programmazione e non condivisione delle scelte è assolutamente falso

 In una nota congiunta dei capigruppo di maggioranza Marco D’Ingiullo (Forza Italia), Marco Di Paolo (Fratelli d’Italia), Stefania Donatelli (Ncd, Graziano Marino (Identità Teatina), Franco Di Pasquale (Noi Domani) e, per l’Udc, i consiglieri Marco Russo e Clara Ricciardi, la maggioranza di Di Primio difende l’operato dell’amministrazione: 

La rimodulazione, come più volte ribadito in queste settimane è stata contenuta e già assorbita dal bilancio comunale rispetto ai tagli che, negli anni, sono stati operati dai governi nazionale e regionale e ha consentito, come richiesto dagli uffici finanziari dell’ente, la quadratura del bilancio. Tali indicazioni sono state accolte con senso di responsabilità per non procurare danni al Comune e ai cittadini. Senza quelle scelte, avremmo messo a rischio l’erogazione dei servizi in favore di coloro che non possono assolutamente rinunciarvi. Di questo si è ampiamente discusso sia in sede di commissione Bilancio, sia in consiglio comunale in occasione dell’approvazione del previsionale. 

Ulteriori ritocchi al bilancio comunale, dovrebbero ben saperlo i colleghi consiglieri, sono impossibili perché si andrebbe incontro a interventi da parte della Corte dei Conti che azzererebbero gli interventi sul sociale. Solo nuove entrate, diverse da quelle già previste, potrebbero farci modificare le previsioni di bilancio votate dal Consiglio. Se arrivassero risorse, noi tutti, ad iniziare dal sindaco, come sempre sostenuto in questi mesi, ridaremmo linfa ai capitoli forzatamente ridotti. Siamo stati costretti a fare tagli per oltre 4 milioni e che il settore dove meno si è inciso, proprio perché questa Amministrazione ha sempre curato le fasce più deboli, è proprio il sociale.

Sulla tassa di soggiorno, il percorso indicato dall’esecutivo è stato il frutto degli incontri avuti il 15 marzo dal sindaco e dall’assessore Carla Di Biase con il rappresentante regionale di Federalberghi, Giovannelli, e il 21 marzo con gli operatori della città, sfociati in un processo di condivisione che ha visto la sintesi nella proposta avanzata in consiglio. 

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