rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Coronavirus, l'opposizione chiede un consiglio comunale straordinario: “Quale futuro per Chieti?”

Il Partito Democratico e gli altri gruppi di opposizione hanno chiesto un confronto con la Regione e i vertici Asl per comprendere il ruolo del capoluogo teatino alla luce dell'emergenza coronavirus

Il Partito Democratico e gli altri gruppi di opposizione in consiglio comunale (Chieti per Chieti e Chieti punto da capo) chiedono alla giunta comunale la convocazione urgente di un consiglio comunale straordinario per fare luce sul futuro della città alla luce dell’emergenza Coronavirus. A intervenire in videoconferenza, oggi 24 aprile, i consiglieri comunali Luigi Febo, Diego Ferrara e Teresa Giammarino (Chieti per Chieti); Filippo Di Giovanni, Chiara Zappalorto (Partito Democratico) ed Enrico Raimondi (Chieti punto da capo) oltre ai responsabili cittadini del Pd, Luca Caratelli e Riccardo Petaccia.

“Chiediamo la convocazione di un consiglio comunale straordinario – ha detto Luigi Febbo – al quale invitiamo a partecipare la Regione e i vertici della Asl Lanciano Vasto Chieti. Non vediamo all’orizzonte alcun tipo di programmazione". Sulla Sanità, Febo sottolinea come nell’ospedale di Chieti “a causa delle scelte operate al momento - spiega il consigliere - la diagnostica per i casi no Covid-19 è ferma. Si potrebbero utilizzare i tanti spazi vuoti cittadini come ad esempio l’ex ospedale San Camillo o mettere in sicurezza il corpo C del SS Annunziata per garantire l'assistenza a tutti”. Per gli anziani ora presenti nella sede Istituti riuniti in piazza Garibaldi, invece, Febo ricorda che "esiste la sede Villa degli Ulivi, in strada San Salvatore, dove potrebbero essere trasferiti nel giro di un mese e dove godrebbero di migliori condizioni”.

Il consigliere-medico, Diego Ferrara interviene sull’altro tema da sottoporre all’attenzione del governo regionale, rappresentato “dall’esasperante lentezza per ottenere i risultati dei tamponi per i pazienti".  Ferrara spiega che "quando venivano svolti solo dal laboratorio di riferimento regionale di Pescara, i responsi erano lenti ma regolari, ora che vengono svolte anche dall’Università di Chieti i tempi si sono allungati. Forse non avevano calcolato la mole di lavoro: ora servono più di venti giorni per il risultato di un tampone e questo perde di ogni significato clinico. C’è chi aspetta di sapere se è o meno positivo - conclude Ferrara - anche per poter tornare a lavorare. Un problema che va risolto”.

Chiara Zappalorto sottolinea lo spirito collaborativo attraverso il quale i gruppi di opposizione "si sono posti fin dall’inzio dell’emergenza" e spiega che "questo consiglio straordinario è un confronto che deve servire a sviluppare un serio dibattito per sapere quale sarà il ruolo della nostra città”.

Da Enrico Raimondi arriva l’invito al Comune a mettersi all'opera per la sistemazione delle scuole cittadine "per trovarci pronti quando saranno riaperte", mentre Filippo Di Giovanni chiede rispetto per una città che non può essere vittima delle contrapposizioni esistenti all’interno della maggioranza tra esponenti politici e partiti”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus, l'opposizione chiede un consiglio comunale straordinario: “Quale futuro per Chieti?”

ChietiToday è in caricamento