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Operaio della Sevel con la febbre negativo al tampone, la Regione: "Rispetto dei protocolli"

L'operaio di Gissi che era stato respinto ai cancelli della Sevel di Atessa perché febbricitante. Nel viaggio di ritorno l'operaio ha viaggiato da solo a debita distanza dal conducente

Rientra l'allarme alla Sevel di Atessa. L'operaio di Gissi che era stato respinto ai cancelli della Sevel perché febbricitante è stato rintracciato ieri stesso, e sottoposto a tampone. A farlo sapere è la Regione che "su impulso del presidente Marsilio e della Asl" ha sottoposto l'uomo al tampone: l'esito è stato negativo. 

Ieri la notizia aveva scatenato polemiche tra l'assessore alle Attività produttive, Mauro Febbo e la Fiom Cgil.

"Smentite le calunnie di chi continua a dire che per i referti si devono attendere 15 giorni" - commenta il presidente Marsilio - iil medico curante aveva riscontrato come lo stato febbrile fosse rapidamente cessato, tanto da non ritenere necessario alcun coinvolgimento della Asl che, come detto, è intervenuta per puro scrupolo e al fine di tranquillizzare tutti".

Nel viaggio di ritorno l'operaio ha viaggiato da solo a debita distanza dal conducente, su mezzi che l'azienda sanifica ogni giorno. 

La Regione tramite l'assessore Febbo ha "richiamato l'azienda e i sindacati al rispetto rigoroso dei protocolli di sicurezza stipulati tra le parti e consegnato alla Prefettura, procedendo anche a verificare se nel caso in specie il protocollo sia stato applicato correttamente o se esiste una 'falla' nel sistema consistente nella determinazione della procedura di presa in carico e gestione dei casi respinti all'ingresso".

Il confronto tra le parti è in corso, la Regione e la Asl fanno sapere che continueranno ad "assicurare la massima attenzione, vigilanza e collaborazione per garantire la sicurezza dei lavoratori, delle aziende e dei cittadini".

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