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Guardiagrele, il Partito Democratico al sindaco: “Abbattere Tari e Imu”

I due esponenti del Pd guardiese Gianna Di Crescenzo e Maurizio Camiscia chiedono al primo cittadino di aiutare i commercianti

Il Partito Democratico di Guardiagrele, attraverso gli ex consiglieri Gianna Di Crescenzo e Maurizio Camiscia, chiede al sindaco Simone Dal Pozzo di adoperarsi per dare un aiuto ai commercianti alla luce dell’emergenza Coronavirus.

Una situazione particolare quella del Partito Democratico guardiese: l'ex presidente del consiglio comunale, Nevio Salomone, ha abbandonato la maggioranza con l'ex assessore Inka Zulli per formare un nuovo gruppo consiliare d'opposizione, sempre a sigla Pd dopo aver sostenuto l’attuale sindaco. Lo stesso sindaco è iscritto al Partito Democratico e ha già avuto il via libera dal coordinatore del locale circolo del Pd, Domenico Fazio per la candidatura al secondo mandato.

“Chiediamo all’amministrazione comunale - dicono  Gianna Di Crescenzo e Maurizio Camiscia - di impegnarsi nell’esenzione, o perlomeno nell’abbattimento della Tari per i mesi in cui non si è usufruito del servizio. Infatti, l’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale (fondazione Anci), in una nota del 24 aprile, propone di articolare gli interventi agevolativi in due tempi. Nella prima fase potranno essere prorogati i termini di pagamento per le categorie più colpite dalla chiusura forzata delle attività. Successivamente, con la delibera di approvazione delle tariffe, entro il 30 giugno 2020 (termine che il decreto “Cura Italia”, Dl 18/2020, ha posticipato di due mesi), potranno invece essere adottate misure agevolative sostanziali. L’Istituto, suggerisce di finanziare la riduzione delle tariffe con entrate proprie del bilancio dei Comuni, derivanti per esempio da eventuali maggiori entrate riscosse a seguito dell’attività di contrasto dell’evasione (su Tari o su altre fonti di entrata), o da altre risorse proprie del Comune, come l’avanzo di amministrazione e altre disponibilità, anche straordinarie, dell’ente”.

Le risorse a sostegno dell’incentivo secondo i due esponenti del Pd guardiese "possono essere recuperate dalla rimodulazione del contratto con la società Ecolan. Infatti, anche se questa ha garantito il servizio in questi mesi, la chiusura di aziende ad attività ha determinato una notevole riduzione del lavoro e dei volumi, ed in forza della dichiarazione dello stato di emergenza effettuato dal governo il 31 gennaio 2020, le condizioni contrattuali possono essere riviste. In questo modo non dovrà essere l’ente a farsi carico del minor introito, ma neanche la società Ecolan, dato che ha effettuato un servizio a metà".

Per quaanto riguarda il capitolo Imu, invece, per i democratici "l’incentivo potrebbe essere coperto dalle somme stanziate per il mutuo deliberato per la costruzione del palazzetto dello sport, opera che, a nostro parere, andrebbe rinviata in attesa di nuove norme che definiscano il distanziamento sociale da adottare nelle strutture sportive".

L'ultima richiesa alla giunta riguarda la chiusura del centro storico al transito delle auto "ad esempio nei fine settimana, senza aspettare la stagione estiva. Questo per permettere a bar e ristoranti, appena potranno riaprire, di attrezzare lo spazio esterno e poter soddisfare, quindi, un maggior numero di clienti rispetto a quello ospitabile nella sola area interna".

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