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Crisi di maggioranza al Comune, Cordisco (Pd): "Per Di Primio tre pesanti sconfitte in un mese"

Il segretario regionale del Partito Democratico ripercorre gli ultimi 30 giorni del sindaco di Chieti, dall'aspirazione alla poltrona di Governatore, al consiglio comunale di ieri, passando per la sconfitta alla Provincia

Tre pesanti sconfitte nel giro di un mese. Così, il segretario provinciale del Partito Democratico, Gianni Cordisco, commenta gli ultimi avvenimenti nella maggioranza al Comune di Chieti e, in particolare, il risultato politico del sindaco Umberto Di Primio. E chiosa: 

Con Umberto Di Primio perde anche il modello centrodestra abruzzese e provinciale. Le conclusioni sembrano troppo scontate per enunciarle. Confidiamo nel buonsenso dei politici.

A nome della segreteria Pd, Cordisco rievoca gli ultimi impegni politici di Di Primio:

Si dimette da primo cittadino per partecipare alle elezioni regionali abruzzesi, col titolo di candidato presidente del centrodestra. Nel periodo di dimissioni del Sindaco, in una cena tra Salvini, Meloni e Berlusconi, si decide che la candidatura alla presidenza della nostra Regione era un piatto irrinunciabile da offrire a Fratelli d’Italia.

Il sindaco, sedicente candidato presidente del centrodestra abruzzese, ammaina le vele, ritira le dimissioni e torna a fare l’amministratore del capoluogo della Provincia.

Una parte, piccola, ma generosa, del centrodestra, candida Di Primio alla presidenza. Però non a presidente della Regione Abruzzo, ormai andata, ma della Provincia di Chieti. Arriva così la candidatura a sfidare l’uscente Pupillo.

Il 31 ottobre, giorno del voto per il presidente della Provincia di Chieti, Mario Pupillo, candidato dell’intero centrosinistra provinciale, vince con ampia maggioranza, in termini di singoli consiglieri e di voto ponderato, sul candidato Umberto Di Primio, costretto a incassare l’ennesima sconfitta dopo soli 15 giorni dall’esclusione forzata dalla competizione regionale.

Il 7 novembre Umberto Di Primio, tornato nelle vesti di sindaco, colleziona una ulteriore sconfitta anche a livello locale: con 16 consiglieri contrari alla vendita della farmacia comunale la sua maggioranza va sotto e non si può approvare la delibera. In un solo mese si sono avvicendate tre pesanti sconfitte: sul piano regionale, provinciale e comunale.

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