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Politica San Giovanni Teatino

A San Giovanni Teatino ci sono 550 coperture in amianto, il Pd: "Questa è un'emergenza"

Il circolo Franca Chiacchiaretta cita la mappatura commissionata dal Comune e chiede al sindaco Di Clemente di attuare il piano per lo smaltimento. Paolucci: "Ci attiveremo anche per un impegno diretto della Regione"

A San Giovanni Teatino sono 550 le coperture in amianto su abitazioni, attività produttive, rimesse e altre tipologie di edifici che si estendono da un minimo di 2 m² a un massimo di 9.900 m², per complessivi 204.849 m². Per il Pd, che cita la mappatura commissionata dal Comune, si tratta di “emergenza amianto”. È stato questo il tema della conferenza stampa tenuta questa mattina dal capogruppo in consiglio regionale Silvio Paolucci, dal segretario di circolo Domenico Di Michele e da Giuseppe Visco del coordinamento cittadino.

“Esiste un'emergenza amianto a San Giovanni Teatino? Se diamo uno sguardo alla mappatura e al censimento delle coperture in mca (antigene carboidratico mucinoso), redatti dalla ResGea Geomatic Solutions di Pescara su commissione dell'amministrazione comunale nel 2019, sembrerebbe proprio di sì – affermano dal circolo Pd Franca Chiacchiaretta - A destare maggiori preoccupazioni sono le coperture in amianto di alcuni edifici, siti in zone cosiddette sensibili, cioè ad elevata densità abitativa, o situati nei pressi di edifici scolastici e campi sportivi. Dall’ex Saf alla ditta Passeri e alla ditta Fara, che si trovano presso la Cittadella dello sport e presso numerose abitazioni civili, all’ex Palaghiaccio e alla ditta Ico, ubicati in pieno centro cittadino vicino al plesso scolastico della Galleria Wojtyla e al distretto sanitario”.

“Si tratta di vere e proprie bombe ecologiche – sostiene il Pd - già note alla stragrande maggioranza dei cittadini di San Giovanni Teatino, ben consapevoli del pericolo per la propria salute, ancor prima che la mappatura del 2019 censisse l’amianto sul territorio comunale. In particolare l'ex Saf e l'ex Palaghiaccio versano in uno stato di assoluto degrado, mentre per le coperture in amianto delle altre attività citate, si presume e auspica che si effettuino manutenzione e controllo costanti per preservarne l’integrità”.

Amianto a San Giovanni Teatino

“Una delle coperture in amianto più importanti che attualmente insiste sul territorio comunale di San Giovanni Teatino – continua il Pd - è quella dell’ex Saf su corso Vittorio Emanuele II, dove ad aggravare la situazione è anche la contaminazione del terreno causata da altri fattori, tanto che l’area è stata inserita nell’anagrafe dell’Arta, relativa ai siti potenzialmente contaminati ( pagina 22 dell’allegato 2 presente sul sito al link: https://www.artaabruzzo.it/siti-contaminati.php?id_page=1). Immaginiamo che ogni sindaco abbia a cuore prioritariamente la salute e la sicurezza dei cittadini e che per questo motivo debba porre in essere qualunque azione possibile per rimuovere o quanto meno ridurre i rischi per la salute pubblica, legati all’inquinamento. Ci chiediamo dunque quali azioni abbia compiuto finora il sindaco Di Clemente, al fine di rimuovere o ridurre la presenza di amianto nei siti fin qui citati”.

“La mappatura degli edifici con coperture in amianto è uno strumento fondamentale, utile non solo per conoscere lo stato di fatto sul nostro territorio, ma soprattutto per collaborare con la Asl, monitorando, controllando e infine rimuovere l'amianto con le dovute cautele e procedure. Ci viene però il dubbio che a San Giovanni Teatino poco o niente sia stato fatto da molto tempo – evidenza il circolo dem - L'ex amministrazione Marinucci, della quale ricordiamo Di Clemente essere il vice, aveva varato un piano di interventi in 9 azioni. Inutile dire che per ben 8 è stato fatto quasi nulla. Si è riusciti solo a erogare esigui contributi per lo smaltimento di amianto per piccole superfici di 20 m² al massimo, prevedendo un contributo di appena 2.500 euro per ogni intervento”.

“Secondo i dati forniti dall'allora amministrazione Marinucci, nel biennio 2017-18 sono stati smaltiti appena 549 m² di amianto – proseguono i dem - un primo passo ma comunque un'inezia rispetto ai 204.849 m² attualmente ancora presenti sul territorio comunale. Chiediamo pertanto al sindaco Di Clemente di dedicare parte del suo tempo a trovare un modo per attuare quanto previsto dal piano per lo smaltimento dell'amianto, al quale da vicesindaco prima e da sindaco ora non ha prestato attenzione. Il Pd di San Giovanni Teatino interrogherà tutti gli enti preposti, dall'Arta alla Asl, al fine di verificare quale sia il reale stato di conservazione dell'amianto sul territorio cittadino, con particolare riferimento a quegli edifici che sono collocati in aree sensibili e che sono delle vere e proprie bombe ecologiche a orologeria. Siamo disponibili da subito a un confronto costruttivo e aperto con chiunque abbia a cuore la salute di tutti”.

Silvio Paolucci e gli esponenti Pd del circolo di San Giovanni Teatino

“Ci attiveremo per chiedere un impegno diretto della Regione – aggiunge Silvio Paolucci - In particolare oltre alle iniziative che restano in capo al sindaco e all'amministrazione comunale intendiamo chiedere quali verifiche sono state portate avanti dall'ufficio igiene della Asl in collaborazione con l'Arta per conoscere l'eventuale stato di ammaloramento dell'amianto e, nel caso, quali ordinanze o attività sono state portate avanti dagli enti ed uffici competenti della Regione e del Comune. Per farlo porteremo il caso in consiglio regionale con gli strumenti ispettivi e conoscitivi a partire da una interrogazione che depositeremo nei prosiamo giorni e dagli accesso agli atti conseguenti. Purtroppo dobbiamo sottolineare che non ci sono bandi oggetto di finanziamento nella Regione Abruzzo per i siti mappati tuttavia occorre almeno rendere certe e conosciute le attività di controllo a tutela della salute dei cittadini”.

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