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Consorzio bonifica sud: il commissario si sdoppia e approva un ricorso presentato da lui stesso

Il consigliere regionale Febbo denuncia l'accaduto: il commissario Amicone si è iscritto come coltivatore agricolo, mirando alla presidenza, e ha chiesto di modificare le liste degli aventi diritto al voto e

Può il commissario di un ente accogliere il ricorso presentato da lui stesso, in veste differente, ossia di conduttore agricolo, per chiedere di modificare le liste degli aventi diritto al voto? Accade al Consorzio Bonifica sud e il singolare episodio è denunciato dal consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo, che solleva l'attenzione sulla delibera 411 del 25 ottobre scorso, con oggetto "Elezioni consortili 2018 – Esame ricorso liste degli aventi diritto".

Nel documento Franco Amicone, in qualità di commissario,

accoglie il ricorso presentato dal signor Franco Amicone, nato a...

Nessuna omonimia: si tratta della stessa persona, in due vesti differenti. In particolare, il ricorso mirava a chiedere di modificare le liste degli aventi diritto al voto e

sostituire il signor Italo Toro, nato a Sant’Eusanio del Sangro e iscritto nello stesso Comune di contribuenza, con il signor Franco Amicone.

Accusa Febbo, che ha sollevato il caso: 

Il Consorzio di Bonifica Sud vive ormai da 4 anni uno dei momenti più bui della sua storia amministrativa, con l’attuale commissario impegnato maggiormente nella ricerca del modo in cui mantenere la posizione raggiunta piuttosto che tutelare gli interessi delle aziende e degli agricoltori del vastese. La delibera n.411 del 25 ottobre scorso è stata condivisa con relazione del Responsabile del Procedimento, Ing. Valerio Tommaso, ex direttore del Consorzio di Chieti, allontanato dopo l’avvio delle indagini da parte della Procura di Chieti, cosiddetta operazione “Panda Rei” e oggi assunto in qualità di direttore del Consorzio di Vasto dallo stesso Amicone.

Apprendiamo che il signor Franco  Amicone, mentre svolge il suo ruolo da commissario di un rnte in forte difficoltà finanziaria (ricordiamo che l’ultimo rendiconto 2017 da lui approvato ha chiuso con un disavanzo di amministrazione di circa 12 milioni di euro) si è contemporaneamente iscritto come impresa agricola con inizio attività 01.06.2018. Infatti, l’agricoltore  Franco Amicone, per partecipare alle elezioni consortili, ha dovuto sottoscrivere un contratto con il quale afferma di essere coltivatore diretto ed effettuare tale attività nel Comune di Sant’Eusanio del Sannio.

Tutto questo per farsi eleggere presidente del Consorzio di Bonifica sud di Vasto. Sono passati due anni dalla nomina e, nonostante i tanti soldi sottratti ai coltivatori e il contributo della stessa Regione (più di cinquecentomila euro), nonostante le entrate derivanti dai lotti di Chiauci finanziati (più di un milione e cinquecentomila euro), e nonostante il riaccertamento dei residui effettuati con delibera di Amicone del 28.12.2017 (residui passivi eliminati pari a tre milioni di euro) il conto consuntivo dell’anno 2017, approvato con delibera commissariale n. 307 del 10.08.2018, chiude con un disavanzo di circa dodici milioni di euro.

Il Consorzio invece di azzerare  il disavanzo amministrativo ha aumentato invece i suoi dirigenti, i dipendenti e gli incarichi e le consulenze per pochi eletti, tanto da trasformare l’ente vastese in vero e proprio postificio. Nonostante tutti i disastri, il Commissario Amicone adesso aspira addirittura ad essere eletto Presidente del Consorzio di Bonifica Sud. Questo dimostra quanto da me affermato in questi quattro anni e soprattutto l’incompetenza e l’inaffidabilità del commissario Amicone che ho invitato più volte a dimettersi.

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