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Il consiglio comunale si spacca sul nuovo ospedale: votati 3 ordini del giorno, approvato solo uno

La seduta aperta non ha portato a risposte concrete per i cittadini. Le forze politiche non sono riuscite a convergere su un documento unico

Nel corso della mattinata il consiglio comunale è stato condotto in maniera inconsueta, con l'intervento di diversi ospiti che hanno detto la loro sulla sanità. Prima il presidente della commissione vigilanza Mauro Febbo, contrario al project financing, così come la consigliera regionale del Movimento 5 stelle Sara Marcozzi, che ha invitato la Regione a trovare risorse proprie, anziché ricorrere a uno strumento rischioso. Ha voluto dire la sua anche il parlamentare di Forza Italia Fabrizio Di Stefano. 

Dopo gli interventi dei consiglieri, per i dati più tecnici sono intervenuti il presidente dell'agenzia sanitaria regionale Alfonso Mascitelli, il direttore generale della Asl Pasquale Flacco e l'assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci. 

Ma i loro interventi non hanno fornito la chiarezza necessaria su project financing o Dea di secondo livello e i consiglieri sono rimasti uttti sulle loro posizioni. 

Dal sindaco Di Primio è arrivato l'appello a definire "una volta e per sempre gli interventi da effettuare sull’ospedale di Chieti. Si sono già persi due anni e la città non lo merita”.

"Per quanto riguarda i finanziamenti – ha proseguito il Sindaco – chiediamo che la Regione si adoperi per investire importanti risorse sul nostro nosocomio che non solo prevedano la messa in sicurezza dei corpi C e F,  ma anche la riorganizzazione funzionale di tutti gli spazi sanitari. La seconda questione è la definizione del Dea di secondo livello: è di tutta evidenza, ed è stato unanimemente sottolineato in aula, che Chieti dispone di grandi eccellenze, non solo quelle del Polo Cardiochirurgico, tali da consentirle di partecipare in modo paritetico alla organizzazione del Dea di secondo livello. Non c’è e non può esservi sudditanza da parte di alcuno. È, altresì evidente – ha concluso - che Chieti dispone di professionalità e di spazi, peraltro già a disposizione, affinché le venga riconosciuta anche la centrale unica operativa, ulteriore elemento, insieme al Polo Cuore, che rappresentano i punti di forza del nosocomio teatino".

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