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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

"Atto su Teateservizi ritirato solo dopo il rifiuto ad annullare il consiglio": le accuse della minoranza, che si presenta in aula

Tutti gli esponenti di opposizione hanno partecipato alla seduta in cui è stato ritirato il piano di salvataggio della società partecipata, precisando che non percepiranno il gettone di presenza, vista la mancanza del numero legale

Se la maggioranza aveva invitato tutti i colleghi consiglieri a non presentarsi oggi pomeriggio in aula, "per non gravare sulle casse dell’ente con i gettoni di presenza", l'opposizione si è invece presentata in aula. Non tanto per le 83 euro nette che vengono erogate ai consiglieri per la partecipazione alle varie sedute consiliari o di commissione - a meno che i lavori non inizino neppure, per l'assenza del numero legale - quanto per ribadire l'importanza del piano di salvataggio della società partecipata Teateservizi. 

Stamani, infatti, la giunta ha ritirato l'atto, a seguito dei rilievi della Corte dei Conti. Ma il consiglio comunale fissato per oggi in seconda convocazione, dopo che sabato non era stato raggiunto il numero legale, non si è potuto cancellare preventivamente, essendo il piano concordatario l'unico punto all'ordine del giorno. 

Da qui, l'invito a non partecipare. E invece, come annunciato qualche ora prima, hanno risposto regolarmente all'appello gli esponenti dell'intergruppo Serena Pompilio (Azione Politica), Bruno Di Iorio (Di Iorio Sindaco), Stefano Costa (Forza Chieti), Giampiero Riccardo (Chieti Viva) e Mario De Lio (Udc), i consiglieri della Lega Mario Colantonio, Liberato Aceto, Fabrizio Di Stefano ed Emma Letta, quelli di Fratelli d'Italia Carla Di Biase, Giuseppe Giampietro e Roberto Miscia, oltre al sindaco Diego Ferrara e a Silvia Di Pasquale (Chi ama Chieti), in qualità di vice presidente dell'assise civica. In aula, il sindaco ha ritirato la delibera e, nel giro di pochissimi minuti, la seduta è stata scelta. 

"Il pronunciamento a mezzo delibera della Corte dei Conti - dicono i consiglieri dell'intergruppo spiegando la loro partecipazione - non delinea nulla di nuovo rispetto a quanto già sostenuto: ossia l’assoluta incapacità tecnico-amministrativa di questa amministrazione. La Corte dei Conti non delibera nuovi profili, come qualcuno vuol far credere, ma semplicemente sancisce l’inerzia che l’amministrazione targata Ferrara ha avuto sulla Teateservizi nei due anni passati. È stato richiesto a gran voce di non convocare un consiglio comunale con urgenza per le giornate di sabato e lunedì, ma siamo stati inascoltati e, di fronte alla prima difficoltà, la maggioranza dapprima diserta la seduta di sabato e oggi anche quella fissata in seconda convocazione insistendo con una commissione capigruppo per aggirare il regolamento comunale".

"Falso - incalzano Pompilio, Di Iorio, Costa, Riccardo e De Lio - è che vi è sperpero dei gettoni di presenza, atteso che nessun gettone è dovuto per la nostra presenza in consiglio comunale, stante la mancanza del numero legale; in ugual misura nulla è dovuto ai consiglieri partecipanti per la seduta di oggi, così come nulla è dovuto per la capigruppo convocata e saremo pronti in ogni caso a rinunciarci. Fumo e discredito si sta cercando di buttare addosso a chi, invece, le responsabilità se le assume comparendo nell’assise cittadina e mettendoci la faccia soprattutto per i lavoratori della partecipata che sono in bilico per il posto di lavoro. Manovra questa che mette in seria crisi la procedura innanzi al tribunale con i termini fissati per il deposito di concordato a fine marzo. Cosa vogliono far credere ora? Che non compaiono per senso di responsabilità? Perché hanno convocato due consigli comunali con urgenza quando i pressupposti non c’erano? Oggi noi ci siamo senza indietreggiare e sottrarci dalle nostre responsabilità".

I consiglieri della Lega precisano di essersi presentati in aula "non sicuramente per 'avere il gettone di presenza', come si tenta di fare passare con un maldestro comunicato stampa diffuso nel pomeriggio, che annuncia la diserzione della maggioranza al consiglio".

Gli esponenti di centrodestra ricostruiscono quanto accaduto negli ultimi giorni, con la riunione dei capigruppo nella mattina di giovedì scorso (16 marzo) e, nel pomeriggio, le convocazioni per il consiglio comunale "definito 'straordinario e urgente' con unico punto all'ordine del giorno riguardante il cosiddetto 'piano concordatario o di risanamento della Teateservizi' proposto dal liquidatore Luca Di Iorio.Consiglio da tenersi necessariamente sabato 18 alle ore 10.30 in prima convocazione e lunedi 20 alle ore 18 in seconda convocazione".

Il giorno stesso, viene convocata per venerdì (17 marzo) alle 10 la prima commissione Bilancio e affari finanziari: "In quella commissione - ricordano i consiglieri della Lega - ne sono successe veramente di tutti i colori e sono state evidenziate, anche per molti esponenti dell'amministrazione Ferrara problematiche difficilmente risolvibili, nonostante il lavoro encomiabile fin qui svolto dal dottor Di Iorio". Il giorno successivo, com'è noto, la seduta non raggiunge il numero legale e si passa alla seconda convocazione, oggi alle 18. 

"A questo punto - accusa la Lega - hanno inizio le manovre 'funamboliche' del sindaco e della sua giunta, con la piena collaborazione del presidente del consiglio comunale", è l'accusa. Il riferimento è al fatto che nel pomeriggio di sabato i capigruppo vengono convocati per una riunione prevista stamani alle ore 9. "Nella stessa - dicono i consiglieri della Lega - il presidente del consiglio comunale propone una vera e propria 'sconvocazione' del consiglio comunale delle 18 (in seconda convocazione), con una metodologia non prevista da alcun regolamento e, paradossalmente, non solo l'intera minoranza, ma anche molti esponenti della maggioranza esprimono la loro aperta contrarietà".

È solo quel punto, accusano gli esponenti di minoranza, che sindaco e giunta avrebbero ritirato la delibera sul salvataggio di Teateservizi, "un atto che avevano fortemente voluto in consiglio e che, come ampiamente dimostrato in commissione Bilancio con mirabili motivazioni tecniche date dallo stesso commissario liquidatore, non ha nulla a che fare, per le sue finalità, con l'ennesimo referto negativo da parte della Corte dei Conti, con numerosi rilievi non solo su Teateservizi ma anche su Chieti Solidale. Il sindaco Ferrara e la sua giunta - è l'affondo - a questo punto, la vogliono salvare veramente Teateservizi ed i suoi lavoratori".

La capogruppo di Fratelli d'Italia, Di Biase, commenta: "Va in scena l'ennesima scena teatrale di questa amministrazione ai danni della città. Il Sindaco, lasciato solo da assessori e consiglieri, è costretto a ritirare il piano di risanamento della Teateservizi. L'ennesimo schiaffo alla città".

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