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Consiglio straordinario sulla Sanità, Di Roberto replica a Pompilio: "Seduta voluta da tutte le forze politiche"

Dall'assessore Stella l'invito ad Asl e Regione a partecipare per dare risposte ai cittadini, ma la politica continua a fare scintilla

"Le problematiche della sanità teatina sono sotto gli occhi di tutti. Sono problematiche storiche che in molti casi si sono aggravate, sicuramente a causa della emergenza pandemica, ma soprattutto a causa di scelte totalmente sbagliate della politica regionale e della As”, è il commento dell’assessore alla Sanità, Fabio Stella, alla vigilia del consiglio comunale straordinario per la sanità in programma domani.

“Abbiamo fortemente voluto questo consiglio comunale per fare il punto su una serie di importanti argomenti – sottolinea Stella, che ha partecipato a tutte le sedute della commissione consiliare - Un esempio su tutti la gravosa chiusura del distretto sanitario di Chieti Scalo, che ha falciato molti servizi territoriali per i cittadini. Perché ci stupiamo se poi si verificano intasamenti al pronto soccorso? A chi si dovrebbe rivolgere un cittadino per il proprio problema di salute? Al di là degli scontri politici e strumentali che non mi appassionano - incalza - i cittadini si aspettano delle risposte da chi si è assunto l’onore e l’onere di governare la regione e dal direttore generale che oggi gestisce la Asl. L’amministrazione comunale, con questo consiglio, vuole dare il proprio contributo avviando un dibattito aperto e costruttivo che andrebbe aperto anche alle associazioni che si occupano di sanità".

"Mi auguro - aggiunge Stella - che la giunta regionale e la Asl accettino di partecipare, dimostrando concretamente di tenere a cuore la sanità teatina, perché fino ad oggi i segnali non sono stati confortanti. Basti pensare al depotenziamento dell’ospedale di Chieti, alla chiusura di reparti interi per far fronte ad altre emergenze e alla scarsa attenzione verso un ospedale che ha enormi potenzialità sia per posizione strategica, che per la adiacente vicinanza all’università. Solo una politica cieca e campanilistica può non comprendere questi elementi essenziali anche al fine di individuare e attivare concretamente il Dea di II livello. Sul Pronto soccorso, invece, suggerisco 3 mosse: adottare misure a breve termine per sopperire alla mancanza di personale; individuare maggiori spazi per il pronto soccorso; adottare incentivi sia in termini di retribuzione che di turnazione per il personale del pronto soccorso in quanto sottoposto a carichi di stress evidentemente elevati. Il problema non è rappresentato dai lavoratori, il problema è la gestione della Asl da parte di Schael che ha palesemente fallito”.

“Il consiglio di domani va visto come risultato per la città, al di là di quelle che saranno le inevitabili dinamiche politiche che caratterizzeranno la seduta è positivo, specie in questo momento cruciale per la sanità teatina, che si svolga un consiglio interamente dedicato a essa – aggiunge la consigliera comunale Gabriella Ianiro, presidente della commissione consiliare Sanità - Questo l’auspicio, come medico di medicina generale, da sempre attenta all’assistenza sanitaria primaria e all’efficacia della medicina territoriale, tema che in questi mesi ho portato in seno ai lavori della commissione. Un lavoro che è stato lungo e complesso – sottolinea la presidente - Ci siamo riuniti più volte e tutti i gruppi politici hanno mostrato un forte interesse verso le argomentazioni volte a dare attenzione, strutture, una programmazione efficace e rispondente a questa dimensione. Proprio per questo ho provato in più riprese a proporre un documento unitario e trasversale da sottoporre al consiglio comunale con i temi più caldi della sanità, tra cui spiccano le problematiche legate al pronto soccorso e la medicina territoriale, che rappresentano strategicamente il fulcro dell’assistenza primaria, di continuità e di immediato soccorso. L’ amministrazione comunale, in quanto ente più vicino ai cittadini, pur dovendo assicurare, nell’ambito delle proprie competenze, la più ampia collaborazione alle istituzioni della sanità pubblica, deve farsi portavoce dei disservizi emergenti e delle istanze che arrivano dalla comunità, che è l’utente di riferimento dei presidi ospedalieri e dei servizi sanitari del territorio. Risulta, quindi, doveroso promuovere un confronto formale con le istituzioni regionali e aziendali sanitarie da cui possa scaturire un dialogo analitico, chiarificatore e costruttivo per la soluzione delle varie problematiche. Questo è quello che ci proponiamo di fare domani in aula, con la speranza che tutte le forze rappresentate in Consiglio siano disposte a dare voce ai diritti dei cittadini, più che alle logiche di appartenenza politica”.

Intanto l'esponente del Partito Democratico Barbara Di Roberto replica alle accuse di Serena Pompilio (Azione Politica), che aveva sottolineato come la seduta straordinaria non fosse stata richiesta da tutte le forze politiche presenti nell'assise civica.

“Come dimostrano i verbali della commissione consiliare Sanità - dice - sin dalla seduta a cui prese parte anche il sindaco, annunciando l’intenzione di chiedere un consiglio comunale per affrontare anche lì e in nome della cittadinanza la situazione delle strutture e dei servizi sanitari teatini, tutte le forze politiche presenti, nessuna esclusa, hanno mai osteggiato l’idea, anzi”.
 
“Un’esigenza trasversale, allora, tanto che si pensava persino ad un unico documento. Solo nelle ultime sedute - incalza Di Roberto - ci sono stati i primi distinguo e qualcuno ha cambiato idea, questo, forse sì, per difendere la propria posizione nella scorsa campagna elettorale per le regionali a favore di chi governa oggi la Regione, volendo probabilmente tergiversare e giustificare il fallimento documentato della giunta Marsilio che a Chieti ha solo tolto, come risulta dagli atti. La stessa consigliera Pompilio che oggi punta il dito prendendo le distanze dalla seduta cercando, forse, di movimentare con la polemica i probabili vuoti di presenze istituzionali che potrebbero presentarsi, aveva già più volte ricordato che l’intenzione di convocare un consiglio ad hoc, invece, c’era da tempo, tanto che lo avevamo annunciato anche in una conferenza stampa a cui lei prese parte come esponente della maggioranza. È stato agli esordi di quella che poi è diventata l’emergenza pandemica, solo che si sorvolò proprio per tenere i toni bassi, visto che c’era un’emergenza sanitaria da fronteggiare, cosa che in diverse circostanze chiesero anche altri consiglieri di opposizione. E così fu, per rispetto del grande lavoro che i medici stavano facendo, in particolare quelli ospedalieri".

"Anche il sindaco - prosegue Di Roberto - è stato impegnato sul fronte dell’emergenza pandemica, peraltro non senza difficoltà causate dalla Asl, attivando tutto l’attivabile come Comune e in seno al comitato ristretto dei sindaci (che, tocca precisarlo, si è tenuto solo una volta fuori da Chieti), rispondendo anche all’invito di coinvolgimento arrivato dall’opposizione di istituire un tavolo permanente della sanità. Ora, se è vero che il tavolo è stato convocato solo due volte dall’istituzione, va detto anche che in tutti questi mesi mai si è fermata l’azione dell’esecutivo cittadino e della maggioranza sulla pandemia, quotidianamente impegnata tramite l’assessorato alla Sanità e la commissione consiliare, che sono organi istituzionali e attivi sin dal primo momento di governo dell’amministrazione Ferrara, è vero anche che a chiedere la convocazione del tavolo poteva essere l’opposizione che lo aveva voluto, o magari la stessa consigliera, cosa che però non è accaduta. Quindi, se qui ci sono strumentalizzazioni, di certo non arrivano dalla maggioranza che ha più volte e pubblicamente gridato contro le continue spoliazioni e perdite della sanità teatina, ma magari riflettono più il bisogno di visibilità che qualcuno insegue, purtroppo anche su problemi che toccano da vicino le persone come il diritto alla salute e alla cura, diritto  che, in tutta evidenza, sul nostro territorio è oggi reso molto difficile. E lo fa parlando persino a nome di altre forze politiche, ma rappresentando solo se stessa in seno al consiglio comunale di Chieti”, conclude l'accusa di Di Roberto.

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