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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Piano di risanamento di Teateservizi ritirato dal consiglio, la maggioranza chiede ai consiglieri di non presentarsi per risparmiare il gettone

La decisione della giunta dopo il pronunciamento della Corte dei Conti: la delibera sarà modificata in base ai rilievi pronunciati

Dopo le polemiche di sabato, per il consiglio comunale saltato per mancanza del numero e rinviato a oggi pomeriggio, in seconda convocazione, è ormai chiaro che la seduta si riunirà senza poter lavorare. 

L'unico punto all'ordine del giorno, infatti, sono le linee guida del piano di risanamento di Teateservizi. Un documento che aveva determinato non poche liti in seno alla commissione Bilancio, con il presidente Enrico Raimondi arrivato addirittura a dirsi deciso a dimettersi dall'incarico dopo l'approvazione del piano. Ora, però, l'atto sarà ritirato dal consiglio di oggi. 

Stamani, infatti, la giunta comunale ha ritirato la delibera di presa d’atto delle linee guida del piano di risanamento della società in house Teateservizi, per poterla riformulare alla luce dei rilievi sollevati dalla Corte dei Conti. Di conseguenza, la conferenza dei capigruppo riunitasi stamani ha deciso che altrettanto sarà fatto in aula.

L'obiettivo è riformulare il piano in linea con il pronunciamento della Corte dei Conti, arrivata giovedì dopo l'adozione della delibera contenente il piano del liquidatore Luca Di Iorio.

“Il ritiro della delibera da parte della giunta - spiegano i capigruppo di maggioranza - non prevede automaticamente l’annullamento della seduta consiliare prevista per oggi pomeriggio, per cui il consiglio dovrà tenersi, avendo un solo punto all’ordine del giorno e non potendo essere revocato in quanto in seconda convocazione. Ma, per senso di responsabilità, i consiglieri di maggioranza non si presenteranno, questo soprattutto al fine di non gravare sulle casse dell’ente con i gettoni di presenza. Ci rendiamo conto dell’importanza del momento e per questo invitiamo tutti i colleghi capigruppo e consiglieri a fare lo stesso e a non essere in aula, essendo scontato, oltre che necessario, il ritiro della delibera per poterla riapprofondire e riformulare alla luce di quanto richiesto dalla Corte dei Conti. Una scelta a vantaggio del tentativo di evitare il fallimento di Teateservizi, con tutte le conseguenze che ciò comporterebbe”.

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