Sedi comunali alle associazioni, la maggioranza si defila dalla discussione: il 2022 inizia con venti di guerra?

Problemi di connessione o uscita di scena strategica per venti poco sereni in maggioranza? È un piccolo giallo di fine anno quanto accaduto nella tarda serata del 30 dicembre nel consiglio comunale di Chieti.

Dopo tre ore di una seduta iniziata alle 20, è mancato il numero legale necessario per poter proseguire i lavori. Così, su richiesta della capogruppo di Fratelli d'Italia Carla Di Biase, il presidente Luigi Febo ha chiesto al segretario generale di fare l'appello. E la maggioranza, sindaco compreso, nella quasi totalità non ha risposto presente. 

Secondo quanto si è appreso, qualcuno avrebbe addotto problemi di connessione nella chat utilizzata dall'assise durante i lavori da remoto. Ma l'assenza di tanti esponenti di maggioranza è saltata immediatamente all'occhio, visto il tema da discutere. 

L'ultimo punto all'ordine del giorno, infatti, prevedeva l'approvazione del regolamento per le concessioni e locazioni dei beni immobili del Comune di Chieti, a cui ha lavorato in maniera particolare la capogruppo di Chi ama Chieti, Silvia Di Pasquale. Un argomento importante, viste le vivaci polemiche dei mesi scorsi, soprattutto per lo "sfratto" delle 27 associazioni che avevano sede nella ex caserma Pierantoni di Santa Maria, ma che dovranno lasciarla entro fine febbraio. 

La consigliera di maggioranza non ha nascosto il suo disappunto e il dispiacere per il rinvio del regolamento al 2022. Il presidente Febo, dal canto suo, ha minimizzato le assenze, ribadendo i problemi di connessione lamentati da molti, assicurando che l'assegnazione degli immobili comunali sarà presto discussa in aula, in seconda convocazione, tra il 10 e il 14 gennaio.