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Il consiglio devolve il gettone di presenza ad Amatrice, Raimondi rinuncia a chiedere le dimissioni della Di Biase

Il documento impegnava i consiglieri a devolvere il gettone di presenza alla città di Amatrice, tramite il conto corrente dell’Anci o della Protezione Civile, e sindaco e giunta a destinare in beneficenza una parte della loro indennità mensile. Ma la discussione è stata lunga

Alla fine, il giorno di solidarietà per le popolazioni terremotate è arrivato nel consiglio comunale di questa mattina (lunedì 17 ottobre). L’ordine del giorno che vedeva come prima firmataria Maura Micomonaco (Forza Italia) è stato approvato, non senza qualche polemica

Il documento impegnava i consiglieri a devolvere il gettone di presenza alla città di Amatrice, tramite il conto corrente dell’Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) o della Protezione Civile, e sindaco e giunta a destinare in beneficenza una parte della loro indennità mensile. Ma la discussione è stata lunga e puntigliosa. Luigi Febo (Chieti per Chieti) contesta ai colleghi consiglieri di “preoccuparsi degli altri senza impegnarsi in prima persona”, visto che l’ordine del giorno chiedeva anche alla Regione di finanziare anche per l’anno prossimo il fondo per la prevenzione del rischio sismico. Alessio Di Iorio (Pd) propone invece di rimandare il versamento del gettone di presenza a gennaio, in modo da non subire la decurtazione del 30 per cento, che andrà avanti fino alla fine del 2016 per lo sforamento del patto di stabilità. I 5 stelle Ottavio Argenio e Manuela D’Arcangelo annunciano che devolveranno il gettone di presenza non ai conti correnti indicati nell’ordine del giorno, ma ad associazioni che riterranno meritevoli. Enrico Raimondi (L’Altra Chieti) contesta le modalità dell’iniziativa, Marco Di Paolo (Fratelli d’Italia) rivendica l’anonimato della solidarietà. Ma alla fine Mario De Lio (Udc) accusa i consiglieri di “personalismi”. “In conferenza capigruppo - dice - c’era la volontà di tutti di devolvere il gettone: in quella sede si sarebbero potute fare obiezioni”. Alla fine, l’ordine del giorno passa con 27 voti favorevoli e un astenuto: i consiglieri rinunceranno al gettone di presenza, che verrà donato alle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto.

Al centro della discussione di oggi c’era anche l’ordine del giorno di Raimondi, presentato a luglio, che chiedeva le dimissioni dell’assessore al Commercio e alle Attività produttive Carla Di Biase. Il consigliere di opposizione, all’inizio della seduta, ha spiegato di voler ritirare l’ordine del giorno per due motivi. In primo luogo, in vista della fiaccolata contro la violenza in programma per sabato (22 ottobre), a cui hanno aderito tutte le forze politiche cittadine, vuole evitare “polemiche e discussioni che generino divisione in un momento in cui dobbiamo lavorare tutti insieme”. In più, considerato che l’ordine del giorno è stato presentato ormai tre mesi fa, Raimondi ha spiegato di volerlo integrare e ripresentare per discuterlo nella prima seduta utile. 

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