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Ritardi e defezioni: a Chieti il Consiglio comunale salta di nuovo

In arrivo nuovi provvedimenti in seno al regolamento comunale per far sì che non si percepisca il gettone di presenza neanche quando il numero legale viene a mancare durante la seduta. Il presidente Michetti si appella alla 'sensibilità' dei consiglieri

Si è sciolto ancora una volta per mancanza del numero legale il Consiglio Comunale odierno a Chieti. I 21 consiglieri presenti, sette dei quali hanno poi abbandonato l'aula, oggi erano chiamati confrontarsi sul bilancio consuntivo e sull’elezione del vice presidente dell’Assise dopo le dimissioni di Dario Marrocco, che vedeva candidato per la maggioranza il giovane Stefano Rispoli.

Il primo a commentare è Emiliano Vitale (Pdl) il quale definisce il comportamento di oggi da parte degli esponenti del centrosinistra “ottocentesco” poiché “hanno preferito non rispondere all’appello determinando il mancato raggiungimento del  numero legale”.

Ma non risparmia critiche neanche ai colleghi di maggioranza: “Alcuni - dice ricordando di non essere stato mai assente dall’inizio della legislatura, - per colpevole negligenza sono arrivati in ritardo rispetto all’orario della convocazione”.

Il presidente del Consiglio Comunale teatino, Marcello Michetti, appena dopo l’esito della seduta di stamane, ha inviato una lettera ai consiglieri nella quale scrive: “Ho più volte richiamato al senso di responsabilità l’intero Consiglio verso un’azione di servizio e attaccamento al ruolo e all’impegno civico che la città ha inteso conferirgli al momento delle elezioni comunali del 2010.

Da parte di questa Presidenza non si può fare altro che ribadire la regola in base alla quale i consiglieri  sono tenuti ad assicurare la propria presenza in aula nell’orario stabilito sulla convocazione, eventuali assenze per impedimenti reali, certi e inderogabili, dovranno pervenire all’Ufficio di Presidenza con congruo anticipo

Inoltre, come in altre circostanze, ci si rimette alla sensibilità dei più, perché dimostrino una tangibile sensibilità rinunciando al gettone di presenza collegato alla seduta dell’odierno Consiglio Comunale”.

E a proposito di gettone, il consigliere Vitale presenterà un emendamento a modifica del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale per prevedere la mancata percezione del gettone di presenza non solo nel caso in cui non si supera la metà della durata della seduta, come già previsto dal Regolamento stesso, ma anche quando la seduta non abbia luogo per mancanza di numero legale o  quando questo venisse a mancare durante la seduta.

“La proposta – conclude Vitale - dovrà essere vagliata dal Consiglio Comunale; in quella sede vedremo chi saranno coloro i quali vorranno continuare a rimanere impantanati in vecchi schemi della  politica anziché prendere atto che è vento il tempo di agire responsabilmente”.

Intanto tra le file dell'opposizione c'è chi come Alessandro Marzoli (Pd) protesta per il mancato accordo della maggioranza sulla scelta del presidente vicario dell'assise civica, portando una poltroncina da bambino da regalare al prescelto. "Il sindaco Di Primio e i suoi consiglieri continuano a litigare su una poltrona che per noi ha poca importanza per noi" ha dichiarato il consigliere Marzoli.

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