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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Consiglio comunale, soddisfazione da Chi Ama Chieti e Chieti C'è: "Accolte tutte le nostre proposte di risoluzione della crisi idrica cittadina"

Il commento all'indomani del consiglio straordinario, nel quale i due gruppi di maggioranza hanno proposto la riattivazione del potabilizzatore di Chieti Scalo, conferito da Aca al consorzio di bonifica

"Prendiamo atto con soddisfazione che dal consiglio comunale straordinario sulla annosa problematica dell’acqua siano state accolte tutte le proposte del nostro gruppo civico e le richieste che già avevamo avuto modo di far presente nel sit-in pacifico davanti alla sede dell’Aca e a cui fece seguito un proficuo colloquio con la presidente Brandelli": è il commento in una nota congiunta di 'Chi Ama Chieti' e 'Chieti C'è' all'indomani del consiglio sulla crisi idrica che ha visto l'approvazione di due ordini del giorno che impegnano l’amministrazione a istituire un tavolo permanente di verifica e interlocuzione con Aca sull’emergenza idrica e sugli interventi, nonché a verificare lo stato degli interventi in cantiere e sollecitare la cantierizzazione dei lavori sulla rete idrica al fine di limitare futuri disagi alla città.

Chi Ama Chieti' e 'Chieti C'è' hanno proposto la riattivazione del potabilizzatore di Chieti Scalo, conferito da Aca al consorzio di bonifica, il quale nel corso del tempo ha destinato queste acque di secondo livello ad uso irriguo ed emergenziale, anziché ad uso civico per circa il 40%. "Da subito - dicono i consiglieri - ci metteremo in contatto e intraprenderemo ogni iniziativa, di concerto con i nostri alleati di governo, con l’ente preposto affinché la cittadinanza venga dotata effettivamente di un’importante risorsa come il potabilizzatore non solo nei periodi di maggiore carenza, evitando che l’acqua che viene resa potabile venga destinata ad altri scopi non previsti".

Poi una critica alla passata amministrazione."Abbiamo portato allo scoperto  - dicono ancora - che la tanto paventata ipotesi di un diritto di recesso per il Comune di Chieti dal gestore Aca non esiste, in quanto non risulta da alcun documento in possesso dell’ente e nella stipulazione del contratto non vi è fatta alcuna menzione. Dunque la passata amministrazione non si è nemmeno premurata di tutelare l’ente con una fondamentale clausola come quella del recesso nel caso in cui sopravvengano le cause tipiche di tale diritto.   

Un errore gravissimo - concludono i consiglieri di maggioranza - che rappresenta un dato oggettivo ed un punto fermo anche per chi fino ad oggi non ha fatto altro che strumentalizzare questa vicenda, finendo per schierarsi con chi non sapeva nemmeno o faceva finta di sapere che nel contratto non ci fosse la possibilità di recedere e ieri  chiedeva una nuova e più efficiente gestione partecipata del servizio idrico".

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