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Veleni sulle mancate conferme al Comune di Guardiagrele, l'opposizione accusa il sindaco Di Prinzio

Il gruppo consiliare Guardiagrele il bene in comune lamenta la mancanza di personale dell'ufficio tecnico, in affanno da tempo

"L’ufficio tecnico è una situazione di stallo e da sette mesi, tra avvicendamenti ed epurazioni, la situazione è in affanno”.

È l'accusa che arriva dal gruppo consiliare Guardiagrele il bene in comune, che nelle scorse settimane, anche attraverso una richiesta di documenti, ha ricostruito i passaggi soprattutto riguardo alla individuazione del nuovo responsabile dell’Ufficio.

“Spiace davvero – esordisce la capogruppo Marilena Primavera – che le scelte operate dall’amministrazione siano state in qualche modo nascoste da dichiarazioni e da atti che sono smentiti dai fatti e dalle norme. Il sindaco Di Prinzio - dice - ha deciso di non confermare nel suo ruolo l’architetto Arcangelo Cristini che la precedente amministrazione aveva individuato a seguito di un avviso pubblico. In consiglio comunale, a gennaio, ci è stato detto che Cristini non poteva essere confermato".

Per la consigliera Primavera, però, sarebbe falso: "Il responsabile del settore amministrativo - spiega - a contratto a seguito di un avviso della stessa specie e in servizio da molto più tempo, è stato confermato, a dimostrazione del fatto che la proroga era possibile anche per il settore tecnico”.

La precedente amministrazione guidata da Simone Dal Pozzo aveva conferito un incarico a termine ad Antonino Amorosi per il settore amministrativo, prorogato fino alla fine di giugno 2021. All’inizio del 2020 la nomina di Arcangelo Cristini, che è rimasto in servizio fino al 31 dicembre dello scorso anno, quando il sindaco Di Prinzio ha deciso di non prorogare il contratto.

“Dopo un interim di qualche settimana – ricorda la capogruppo – conferito alla segretaria comunale, anche questa di nuova nomina, il settore è stato affidato ad un tecnico proveniente dal comune di Lama dei Peligni, l’architetto Adalgisa Vinciguerra. Il fatto strano di questi passaggi – accusa – è scritto negli atti e nei documenti che abbiamo acquisito. Nella nomina fatta alla segretaria – spiega – si dice che nessun dipendente comunale, sebbene interpellato, aveva offerto la sua disponibilità, quando invece c’è uno scambio di corrispondenza dal quale emerge chiaramente che un tecnico interno in fascia D, quella necessaria per ricoprire quel ruolo, aveva detto che era disponibile ad assumere quel ruolo".

"Perché - incalza Primavera - negli atti si dice qualcosa che è smentito dai fatti? E perché, visto che dopo qualche settimana è stato anche bandito un concorso, si è deciso di fare fuori un ottimo tecnico che nei suoi mesi in servizio a Guardiagrele si è fatto apprezzare per capacità e competenza? Oggi la nuova responsabile, alla quale abbiamo augurato di svolgere al meglio il suo lavoro, con una presenza ridottissima in comune e con i dossier, soprattutto per i lavori pubblici, che ha ereditato da noi, è praticamente impossibilitata a portare avanti la sua attività e questo è sotto gli occhi di tutti. Anche le risposte in tema di edilizia e di urbanistica sono purtroppo al palo come la delibera sul Pru e alcune altre istanze dei cittadini sui temi più diversi. Qual è il risultato? Il sostanziale blocco e l’inevitabile affanno di un settore cruciale che proprio in questo periodo avrebbe potuto accelerare dando risposte alla città. Lo sconcerto, però – conclude la capogruppo – viene soprattutto dalle ricostruzioni false che gli amministratori ci offrono per giustificare il caos anche negli uffici e dal fatto che, al di fuori delle improbabili uscite sui social dove ferve il presenzialismo, cittadini e tecnici sono senza risposte”.

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