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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Guardiagrele

Comune di Guardiagrele, l'opposizione attacca il sindaco sul bilancio: "Bocciatura dal Ministero"

Il gruppo "Guardiagrele il bene in comune" denuncia errori in fase di redazione del bilancio

“Il consiglio comunale del 13 febbraio dimostra ancora una volta il dilettantismo della giunta Di Prinzio”. A dirlo è il gruppo “Guardiagrele il bene in comune” all’indomani della seduta nella quale, "dopo sette mesi, Di Prinzio e Dell’Arciprete sono stati costretti a tornare in consiglio per riscrivere da capo i documenti che avrebbero dovuto mandare al ministero dell’Interno a fine maggio". 

“A causa del presunto dissesto – spiega la nota – la procedura prevede che il primo bilancio successivo, nel nostro caso quello del 2022, sia approvato dal consiglio e poi verificato dal Ministero dell’Interno.

“Questo vuol dire che dopo il passaggio che abbiamo fatto in consiglio a maggio dello scorso anno, Dell’Arciprete, assessore al bilancio, avrebbe dovuto trasmettere il tutto a Roma e attendere il previsto parere.

E invece cosa è accaduto a Guardiagrele? – si domanda il gruppo di opposizione – È accaduto che al Ministero non è stato mandato quasi nulla tanto che a dicembre la giunta è stata diffidata, con una nota di 24 pagine, ad inviare praticamente tutto. 

Non lo diciamo noi – spiegano i consiglieri – ma un documento che noi ci siamo procurati chiedendolo agli uffici e che purtroppo nessun consigliere di maggioranza aveva perché non gli era stato consegnato.

Questa nota del 15 dicembre firmata non dall’opposizione, ma dal Direttore centrale della Finanza Locale, dice alla giunta di avere ricevuto solo uno schema e nulla più: non la delibera dello scorso maggio, non il parere del Revisore, non gli allegati obbligatori per legge, ma solo qualche schema che evidentemente non è sufficiente per la necessaria istruttoria.

Quali sono le conseguenze di questi ritardi? Chi paga per questo reiterato dilettantismo? Come è potuto accadere che una materia così delicata fosse nelle mani di chi non è neanche in grado di fare il minimo indispensabile?

Soprattutto ci chiediamo cosa abbiano inviato, ad esempio, alla Corte dei Conti in questi mesi"

La denuncia del grave inadempimento è avvenuta nel consiglio comunale che, visto il tempo passato e la mancanza di buona parte dei dati che gli atti dovevano contenere, ha dovuto praticamente riapprovare, a 2023 iniziato, il bilancio di un anno ormai finito".

Al momento del voto il gruppo “Guardiagrele il bene in comune” è uscito dall'aula e i consiglieri Nello Iacovella e Evelina Odorisio si sono astenuti.

“Le delibere sono passate con appena 7 voti e, cioè, con una maggioranza ormai ridotta ai minimi termini e, soprattutto, costretta ad inseguire la follia di una scelta che ha precipitato Guardiagrele in una situazione mai vista.

Il vero dissesto – prosegue la nota – sta nell’organizzazione, nella capacità di programmare, di dare le risposte che la città aspetta, nella motivazione del personale in fuga, nel dilettantismo di chi, da due anni e mezzo, non è ancora riuscito a far passare liscio un consiglio senza segnalazioni ormai consuete di atti incompleti, imprecisi quando non addirittura fondati su presupposti falsi.

Ci chiediamo -  conclude la nota – fino a quando andrà avanti la sindrome del vittimismo con la quale si giustifica ogni mancanza e ogni inadempienza e fino a quando la giunta potrà ancora sostenere che tutto quello che non va è solo colpa di chi c’era prima. La seduta del 13 febbraio ha svelato anche altri fatti sui quali torneremo".

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