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Il Comune di Chieti paga all'Aca il debito di 4 milioni di euro, Pompilio (Azione politica): "E gli interessi di dilazione?"

Secondo Pompilio la cifra supera in eccesso le somme indicate nel piano di riequilibrio "calcolate in palese difetto rispetto alle debenze"

L’amministrazione comunale di Chieti paga, a rate, la somma di 4.026.425,69 euro per sanare il contenzioso con l'azienda acquedottistica. Il piano di riequilibrio pluriennale si basa, infatti, anche sull’intesa con i creditori per rientrare dei debiti. 

Su questo interviene la consigliera comunale di Azione Politica, Serena Pompilio. "Accordo depositato dopo un anno dall’approvazione del piano di riequilibrio dove si menzionavano i famosi atti transattivi che evidentemente non esistevano.  L’urgenza della approvazione nasce, dunque, non da motivazioni di carattere giudiziale -come si è fatto credere - bensì dall’esigenza di reggere proprio quel piano di riequilibrio che a distanza di un anno preciso non contiene le condizioni per la sua sopravvivenza".

Secondo Pompilio "sono esclusi di fatto dalla transazione gli interessi, come da nota dell’Ing. Brandelli su indicazione specifica del Commissario giudiziale, che verranno calcolati solo all’esito della procedura di riequilibrio. Questo evidenzia che la somma pari a 4.028.601,43 euro prevista nel piano non copre tutta la vertenza Aca che con una transazione pari ad  4.026.425,69 euro oltre interessi di dilazione supera in eccesso le somme indicate nel piano di riequilibrio calcolate in palese difetto rispetto alle debenze".

La consigliera chiede: "Errore o volontà di omettere nell’accordo transattivo proposto al Consiglio comunale gli interessi di dilazione che sono dovuti all’Aca?"

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