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Commissione Bilancio su Teateservizi, il presidente Raimondi: "Situazione delicatissima", ma non si fermano le polemiche

I consiglieri di minoranza De Lio e Pompilio tornano ad attaccare il sindaco Ferrara e lo accusano di non conoscere lo statuto della partecipata

Nella mattina di oggi si è riunita la commissione comunale Bilancio, presieduta dal consigliere Edoardo Raimondi. Tema della seduta la situazione della partecipata comunale Teateservizi, alla luce della nomina del liquidatore da parte del Comune, quale socio unico.

“Nella commissione di oggi si sono chiariti, dopo più di un mese di difficoltà e di lavoro, aspetti cruciali relativi alla condizione della società partecipata di Teateservizi – riferisce il consigliere presidente Edoardo Raimondi - La nomina di Luca Di Iorio in qualità di liquidatore non può che rendermi e renderci sicuri del percorso di legalità e di trasparenza che verrà attuato per garantire lavoratori e servizi, soprattutto alla luce delle ultime vicende giudiziarie che trovano premesse lontane".

"È sicuramente necessaria una riorganizzazione dei servizi assolti dalla partecipata - aggiunge - bisogna farlo per il bene della città: le azioni intraprese due giorni fa potevano avvenire con tempistiche diverse, ma, al contempo, sappiamo tutti quanto problematico sia lo stato contabile e societario della società, inserito nel processo di accertamento e verifica di quello del Comune. Al di là dei toni accesi della commissione di oggi, il momento di confronto è stato sicuramente utile e dovuto: prevedremo un percorso costruttivo su questa tematica imprescindibile, anche per la tenuta finanziaria dell'ente. Si inizia un percorso completamente nuovo, da affrontare con estrema serietà. Sono sicuro che il dottor Di Iorio potrà garantirla nell'estremo rispetto di legalità e chiarezza. Ringrazio anche il consigliere e delegato alle partecipate Andrea Rondinini per aver preso parte ai lavori, contribuendo a chiarire passaggi sul lavoro fatto e, ovviamente, a fare il punto su una situazione delicatissima, su cui si deve fare informazione, ma non si può fare propaganda, o cercare una visibilità che non ha nulla a che vedere con uno spirito sinceramente costruttivo".

"È certo - conclude Raimondi - che l’amministrazione porterà avanti con la città un’operazione di chiarezza e trasparenza, anche di concerto con il liquidatore per illustrare le scelte e lo stato dell’arte in progress. Lo faremo anche con la Commissione Bilancio, programmando appena possibile nuove sedute, come annunciato stamattina, in tempi e modi opportuni rispetto al lavoro in corso e, soprattutto, per arrivare in serenità alla conoscenza dello stato dell’arte e, per quanto possibile, alla massima condivisione”.

Intanto, si trascina la polemica sull'assemblea dei soci di ieri, quando a consiglieri di opposizione Serena Pompilio (Azione politica) e Mario De Lio (Udc) non è stato permesso di assistere alla seduta che, aveva precisato il sindaco, "pubblica non è".

I due accusano il primo cittadino di prendere "decisioni sistematiche che cozzano con la normativa di riferimento confondendo anche il senso della richiesta. Come consiglieri abbiamo chiesto di assistere come uditori e non di partecipare attivamente all’assemblea. Quanto poi al richiamo al regolamento, sarebbe più opportuno da parte sua studiare lo statuto di Teateservizi e lo invitiamo, per il futuro, ad astenersi dal ripetere gaffe: l'articolo 11 dello statuto della partecipata, da lui richiamato - incalza - parla delle prerogative del consiglio comunale e non già delle modalità di partecipazione all'assemblea. L'articolo che disciplina detta partecipazione è l'articolo 12 che stabilisce, in primis, che l'assemblea venga convocata dall'amministratore mentre quella del 4 è stata convocata, in spregio allo statuto, proprio dal sindaco. Sempre l'articolo 12 - spiegano Pompilio e De Lio - prevede espressamente che il socio possa partecipare personalmente all'assemblea ovvero possa delegare altra persona e, dunque, non prevede che possa essere assistito da propri tecnici di fiducia. Proprio sulla scorta della prassi consolidata di ampia partecipazione all'assemblea ci siamo limitati a chiedere di assistere quali meri uditori ricevendo un rifiuto che, come purtroppo non apprendiamo oggi, è stato motivato dalla assoluta ignoranza del regolamento", accusano gli esponenti di minoranza. 

"Evidentemente - incalzano - il sindaco ignora anche che all’assemblea di Teateservizi dovrebbero partecipare solo 1 membro per il Comune, l’amministratore e il collegio sindacale (5 persone) mentre in realtà come risulta dai verbali la
partecipazione e non la semplice presenza è stata concessa a molti. Da ultimo - dicono - e con riferimento alle addotte motivazioni di ordine sanitario possiamo solo auspicare che il sindaco, nel passato e per il futuro, si sia sempre scrupolosamente ad esse attenuto".

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