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Ora la commissione d'inchiesta sull'acqua in Abruzzo è realtà: c'è il voto all'unanimità

Istituita dal consiglio regionale, soddisfatta per il risultato ottenuto la capogruppo M5S Sara Marcozzi, prima firmataria della richiesta: "Finalmente accendiamo un faro su uno dei problemi più gravi"

Il consiglio regionale ha votato all’unanimità l’istituzione della nuova Commissione d’inchiesta dedicata al tema dell’emergenza idrica in Abruzzo: un organismo d’indagine per accertare le cause legate a uno dei problemi più gravi problemi esistenti in regione e indagare sulle eventuali responsabilità gestionali.

Proponente e prima firmataria della richiesta di istituzione della commissione è stata la capogruppo M5S in Regione Sara Marcozzi: "Oggi il consiglio regionale ha ribadito quanto sia importante accendere un faro sul caos dell'acqua in Abruzzo - commenta - è necessario avere un quadro chiaro della situazione per fare chiarezza sugli enormi disagi già subiti negli anni passati dalla cittadinanza, lavorando per affrontare le criticità. Ci tengo per questo a ringraziare tutti i miei colleghi per la sensibilità mostrata”.

L’organismo durerà in carica sei mesi dalla nascita, trascorso tale periodo sarà elaborata una relazione sugli esiti dell’inchiesta. La commissione avrà il compito di verificare lo stato di attuazione e il rispetto della normativa nazionale di settore e di tutte le disposizioni previste dalla leggere regionale n. 9 del 2011 che disciplina la materia del servizio idrico. “L’ufficio di presidenza che presiedo – ha dichiarato il presidente dell'assemblea, Lorenzo Sospiri – ha concesso all’unanimità il via libera al lavoro della nuova commissione. Abbiamo accolto la proposta del Capogruppo Sara Marcozzi, convinti che un percorso di verità sul tema dell’acqua pubblica e l’elaborazione di suggerimenti tecnici e gestionali possa giovare all’intera comunità abruzzese”.

“L'Abruzzo – prosegue Marcozzi – è in fondo a tutte le classifiche italiane sull’acqua. Una su tutte quella della dispersione idrica, con punte che superano il 70%. Abbiamo reti fatiscenti e una governance molto farraginosa: ci sono ben sei società di gestione in Abruzzo che, a loro volta, vengono monitorate dall’Ersi, l’ente regionale che si occupa del nostro sistema idrico. La Commissione potrà così svolgere il lavoro di raccordo tra i cittadini e la Regione, provando a mettere ordine, ascoltando le istanze del territorio e proponendo soluzioni percorribili. La partita dei fondi del Pnrr giocherà un ruolo fondamentale da qui ai prossimi anni, ed è per questo che serve un coordinamento costante che la Commissione d'inchiesta potrà offrire”.

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