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Commissione consiliare saltata, la maggioranza scende in campo a difesa del presidente del consiglio Febo

Liberi a Sinistra, Pd e le civiche Chieti ama Chieti e Chieti c'è respingono le accuse rivolte dai consiglieri di opposizione alla presidenza del consiglio: "Pompilio sapeva della necessità di rinvio della seduta"

La maggioranza, con i gruppi di centrosinistra e le liste civiche, fa quadrato attorno al presidente del consiglio comunale, Luigi Febo, finito nel mirino dell'opposizione. Quest'ultima ha inviato una segnalazione al prefetto Mario Della Cioppa in seguito alla decisione di Febo di annullare una seduta della commissione Statuto e regolamento, presieduta dalla consigliera di Azione politica, Serena Pompilio, ritenuta illeggittima dai consiglieri di minoranza.

Liberi a Sinistra

“Come al solito la consigliera Pompilio cerca di trovare il modo di innescare inutili e sterili polemiche – sostiene il gruppo consiliare 'Liberi a Sinistra' con i consiglieri Silvio Di Primio Edoardo Raimondi Valentina De Luca - La consigliera Pompilio, che grida allo scandalo, già da martedì 17 gennaio era stata messa a conoscenza, tramite mail, che la convocazione prevista per venerdì 20 era da rimandare a causa dell’assenza dell’assessore chiamato a relazionare sul Regolamento per la coprogettazione. Solo l’arcinota carenza di personale comunale dedicato ha fatto sì che la comunicazione ufficiale arrivasse giovedì 19. Ma, si ribadisce, la consigliera Pompilio già ne era a conoscenza. Il Regolamento della coprogettazione nell’ambito delle Politiche sociali, oggetto dei lavori delle commissioni congiunte IV e VI, redatto dagli uffici dell’assessorato alle Politiche sociali con la collaborazione di associazioni e organizzazioni, non è ancora stato approvato in due sedute di commissione congiunta esclusivamente perché, nell’ottica di una larga partecipazione e condivisione anche con la minoranza, l’assessore Mara Maretti ha aperto a tutte le possibili migliorie invitando tutti i commissari, sia di maggioranza che di minoranza, ad esprimersi. Purtroppo, ad oggi, non è pervenuta alcuna proposta di miglioria, anzi l’opposizione ha presentato copie di regolamenti in uso ad altri Comuni che chiaramente non sono adatti e addirittura sono riferiti ad altri regolamenti quali quelli della coprogrammazione. Non c’è, quindi, alcuna spaccatura nella maggioranza, come strombazza la Pompilio, ma solo un tentativo di coinvolgere le opposizioni su un regolamento necessario per dare piena attuazione a quanto approvato con il Piano sociale votato anche da larga parte dell’opposizione. Evidentemente a costoro più che il bene della città interessa solo il tornaconto personale in tema di visibilità”.

Chi ama Chieti e Chieti c'è

"La presidente della commissione Statuto e regolamento Serena Pompilio predica bene ma razzola male – è la dichiarazione congiunta delle civiche 'Chi Ama Chieti' e 'Chieti C'è' - Parla di atti di imperio posti in essere dalla presidenza del consiglio eppure dimentica che la convocazione della seduta per discutere del Regolamento sulla coprogettazione doveva essere condivisa con la presidente della quarta commissione, Gabriella Ianiro, la quale ha provveduto con estremo anticipo a coinvolgerla nella decisione di rinvio della convocazione stessa legata alla importante motivazione dell’assenza dell’assessore Maretti. Il tentativo di coinvolgimento è stato ignorato da parte della consigliera Pompilio, poiché evidentemente aveva impazienza di sollevare l'ennesima ulteriore polemica legata alle presunte irregolarità commesse dalla maggioranza, dunque non ha potuto riflettere e tenere un comportamento secondo il regolamento, ma soprattutto secondo il buon senso. Riteniamo peraltro che la condotta tenuta dalla presidenza del consiglio, provvedendo ad annullare la seduta in questione, in linea con quanto detta l’art.11 del vigente regolamento comunale, è stata improntata alla necessità di comporre i desiderata di entrambe le presidenti, essendo già stata inviata ufficialmente la convocazione. È inutile e destabilizzante ricorrere ogni volta all'autorità prefettizia ponendo, tra l'altro, si ribadisce, parametro delle presunte irregolarità il proprio esclusivo e parziale punto di vista. Piuttosto - conclude la nota - la consigliera Pompilio spiegasse definitivamente ai propri elettori ed all'intera comunità teatina quale sia la sua reale collocazione politica, in quanto ricopre un ruolo che spetta alla maggioranza eppure critica e contesta quotidianamente la maggioranza stessa anche piú dei consiglieri che, almeno, all'opposizione stanno dal primo giorno di questa consiliatura".

Partito democratico

“Rigettiamo e deploriamo gli attacchi nei confronti del presidente del consiglio cui confermiamo fiducia politica e rispetto istituzionale – è la presa di posizione dei consiglieri Di Giovanni, Di Roberto, Paci, Iacobitti del gruppo Partito democratico Chieti - Accuse, quelle dei gruppi di opposizione, che strumentalmente si rivolgono ad altre figure istituzionali costringendole ad esposizioni giornalistiche magari indesiderate, non solo infondate in quanto al merito, bensì da noi ritenute verosimilmente, ma volutamente, lesive dell’immagine pubblica ed istituzionale del presidente del consiglio Febo. Presidente che mai ha abdicato al suo ruolo super partes, ma che viene chiamato in causa e legittimamente interviene proprio ai fini del regolare svolgimento dei lavori di commissione, e sempre nell’interesse dell’efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa. Se di violazioni e forzature regolamentari si vuol parlare, quelle sono invece da attribuirsi alla gestione della VI commissione che oggi, per storture politiche non attribuibili al presidente Febo, è presieduta da un consigliere di opposizione quale dichiaratamente è Serena Pompilio. Caso sicuramente più unico che raro in tutti i Comuni italiani. La consigliera Pompilio, che tutto fa tranne che collaborare e condividere il suo operato, utilizza il suo ruolo con mere finalità di parte politica. E l’eco e la sponda degli altri consiglieri di opposizione sono banali ed infantili polemiche sul nulla che hanno il solo scopo di delegittimare la maggioranza che guida la città. La consigliera Pompilio, nonostante sapesse dell’impossibilità a parteciparvi sia della stessa assessore Maretti quanto di diversi consiglieri di maggioranza, non ha voluto riconcordare una data diversa da venerdì 19 gennaio né con la Ianiro, né con il presidente Febo. Rivendicare democrazia quando deliberatamente si impongono riunioni in date non condivise, ma che anzi escludono la partecipazione di altri, non solo è ridicolo, ma improponibile. Bene dunque ha fatto il presidente Luigi Febo a salvaguardare non solo il diritto di ogni consigliere e dell’assessore proponente a partecipare, ma a disporre la revoca di una seduta, non preventivamente calendarizzata e concordata, ma che avrebbe visto solo la corresponsione di un gettone di presenza inopportuno per il Comune, ma evidentemente utile per altri”.

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