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Polemica sul post Facebook, il sindaco scrive alla Lega: "Presunte offese, commento decontestualizzato"

Ferrara chiede di "non alimentare offese e fraintendimenti" dopo la bufera social per un commento di Raimondi alla consigliera Letta

Si arricchisce di un nuovo capitolo la vicenda che vede, suo malgrado, protagonista l'assessore Enrico Raimondi, criticato su più fronti per un commento su Facebook all'indirizzo della consigliera della Lega Emma Letta. 

La vicenda, arcinota, risale a domenica, ma gli strascichi sono proseguiti fino alle ultime ore. 

Nel pomeriggio di ieri, la stessa Letta e la consigliera Carla Di Biase (Fratelli d'Italia) hanno annunciato di ritirare l'adesione all'intergruppo femminile nato lo scorso novembre, lamentando di non aver ricevuto adeguato sostegno dalle colleghe dell'assise civica. 

Nelle stesse ore, il sindaco Diego Ferrara inviava una lettera ai consiglieri della Lega, minimizzando la vicenda e invitando a stemperare i toni, così da chiudere questa sgradevole vicenda. 

Nella missiva, l primo cittadino parla di "presunte offese" e puntualizza che "l'assessore Raimondi ha già rivolto le sue pubbliche e private scuse direttamente alla consigliera, spiegando che la frase riportata non era rivolta a lei ed è stata tempestivamente rimossa, proprio per non dare adito a fraintendimenti e strumentalizzazioni, che invece si sono verificati a fronte della diffusione di uno screenshot decontestualizzato". 

Per dovere di cronaca, va precisato che, nella logica della conversazone impressa su Facebook e subito rimossa, il commento dell'assessore era facilmente attribuibile alla consigliera, dal momento che si parlava della sua scelta di candidarsi tra le file della Lega, partito che oggi rappresenta in consiglio comunale. 

Nella lettera alla Lega, Ferrara esprime "l'auspicio che il caso venga definitivamente chiuso, evitando di causare polemiche e disagi ai diretti interessati, come ho avuto modo di rappresentare anche alla stessa consigliera Letta". 

Il sindaco chiude "con la speranza che una vicenda personale non continui ad assumere una valenza politica che non ha, anche al fine di non alimentare un'inutile scia di offese e fraintendimenti".

Attualmente, la consigliera Letta non sembrerebbe interessata a portare questa vicenda all'attenzione della magistratura, come sembrava in un primo momento, ma invita lei stessa a "recuperare un clima sereno".

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