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I commenti post-referendum, Di Stefano: "Ha vinto il senso di responsabilità del popolo italiano"

Per il parlamentare gli abruzzesi hanno bocciato il Governo nazionale e i suoi ministri "più presenti in Abruzzo in una settimana che nei restanti 1000 giorni di Governo"

“La vittoria del NO oggi è rivendicata da molti. Io invece credo che, con più umiltà, si debba riconoscere che c'è stato un unico vincitore: la maturità ed il senso di responsabilità del popolo italiano, che ha bocciato una riforma sbagliata" E' il commento dell'onorevole Fabrizio Di Stefano sull'esito del voto del Referendum Costituzionale che anche a Chieti e provincia ha visto una vittoria schiacciante del No.

Di Stefano è stato anche coordinatore regionale dei Comitati del No per il quale ha percorso circa 8 mila chilometri in giro per l'Abruzzo. "E' chiaro però - aggiunge - che c'è stato uno sconfitto sopra tutti: Matteo Renzi, a cui bisogna comunque riconoscere l'onestà delle dimissioni. Renzi è stato battuto sia per i contenuti sbagliati della riforma sia per un giudizio complessivo che si è inteso dare ai suoi 1000 giorni di Governo. Un periodo costellato da provvedimenti sbagliati, che non hanno risolto i problemi degli italiani ma anzi,li hanno  solo ulteriormente aggravati”.

Con lo stesso metodo di valutazione – continua la nota del parlamentare- dobbiamo calarci nella realtà abruzzese, dove i vari “renzini”, tanto a livello di Governo nazionale che regionale, sono stati sonoramente bocciati, con un dato che va ben oltre la media nazionale. Gli abruzzesi hanno infatti capito e bocciato tanto un Governo nazionale, che con i suoi Ministri è stato più presente in Abruzzo in una settimana che nei restanti 1000 giorni di Governo, quanto un'amministrazione regionale, il cui vertice, nel tentativo di emulare il presidente della Campania De Luca, non ha offerto cene di pesce, ma feste e musica a profusione.

Dall'altra parte, però, sbaglia chi pensa d'intestare alla propria parte politica, o al proprio operato, questa vittoria del NO.  Il centrodestra ha un solo insegnamento da prendere oggi con tale risultato: il nostro elettorato c'è ed è ancora pronto a premiarci quando diamo un'immagine di compattezza e di serietà. Ma è sempre pronto, giustamente, a punirci quando ci dividiamo per personalismi ed arroganza".
 

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